L'ANALISI
23 Aprile 2024 - 09:28
CREMA - Le rime spericolate del rap tornano a spaccare in due la politica. Da un lato chi condanna i contenuti ultra espliciti dei testi, dall’altro chi difende la libertà di espressione senza limiti. E, in mezzo, Amine Ezzaroui, in arte Neima Ezza, rapper 22enne nato in Marocco e cresciuto tra i quartiere milanesi di San Siro e Baggio: sarà lui l’ospite musicale della festa studentesca in programma la notte del 30 aprile al Magika Disco Club di Bagnolo Cremasco. L’annuncio della presenza sul palco di Neima Ezza ha innescato nelle forze politiche la stessa reazione che un anno fa, a Cremona, aveva alimentato un dibattito accesissimo. E irrisolto.
L’ingresso alla serata — come specificano sui social gli organizzatori del gruppo Slu — è consentito esclusivamente ai ragazzi dai 15 ai 21 anni. «Un target facilmente influenzabile, che ha bisogno di esempi positivi e non certo di messaggi violenti e provocatori — commenta Giovanni De Grazia, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale —. Ritengo che invitare un personaggio del genere a una festa studentesca sia una scelta assolutamente diseducativa».
ulla stessa lunghezza d’onda il pensiero di Ilaria Chiodo, consigliera della Lista Borghetti: «Neima Ezza porta all’interno della sua musica frasi ed espressioni che incitano all’odio e alla rabbia», afferma. Ed evidenzia alcuni passaggi delle strofe scritte dal rapper, tra cui «mamma mi ha insegnato ad essere gentile ma anche a vendicarmi, pagherete giuro tutti quanti» e poi «fumando marijuana, bevo tutta sera, ma si è già fatta mañana» e ancora «l’ultima cosa che vedi è la mia faccia di ca**o, facce coperte, la tua t**ia è tra le coperte, se un proiettile costa poco, la tua vita dimmi quanto costa».
Dopo le citazioni, Chiodo aggiunge: «Chiedo a Slu, che organizza eventi musicali dedicati ai più giovani, di evitare personaggi che con i loro testi contribuiscono ad alimentare la mancanza di rispetto per le donne e a diffondere violenza, giustificando e incentivando anche aggressioni e criminalità. Questi autori sono esempi pericolosi che creano dinamiche preoccupanti per i nostri adolescenti e ragazzi».
Analoga è la riflessione di Samuele Digiglio, coordinatore provinciale di Gioventù Nazionale: «Nel genere trap non si parla di riscatto sociale, non si sogna di diventare delle star. A prevalere nettamente sono lo spaccio di droga, le armi, le pose da gangster, la forza del branco e il mito del soldo facile. Spacconaggine a profusione che, in un modo o nell’altro, va ad influenzare le giovani menti dei nostri ragazzi che, in fin dei conti, sono l’unica fan base».
Digiglio, quindi, spinge più in là la propria riflessione: «In questo mondo che va a rotoli tra politicamente corretto, ideologia woke e follie gender, i giovani meriterebbero qualche modello più positivo e un po’ di sana normalità: imparare a suonare qualche canzone alla chitarra, cantarla magari con gli amici e non giocare a fare i criminali dei film americani».
Diametralmente opposta è l’opinione di Nancy Pederzani, consigliera del Pd, la più giovane con uno scranno in aula degli Ostaggi: «L’arte è deve restare libera. Viviamo per fortuna in un Paese democratico che Paese che difende per legge il sacrosanto diritto alla libertà di espressione». Pederzani, quindi, prosegue: «I testi di artisti come Neima Ezza rappresentano un contesto di disagio e di bisogno. Trovo non solo ingiusta, ma anche pericolosa la volontà di mettere a tacere queste voci. Questo clima di pregiudizio mi preoccupa molto, perché è in grado di seminare violenza. Posso comprendere l’emotività e il fastidio che parole così forti possono suscitare, ma nessun tentativo di censura può essere mai giustificato».
di Stefano Sagrestano
Marco Gruppi, referente dello Slu, difende la scelta di ospitare martedì 30 il rapper Neima Ezza. «Siamo una società di organizzazione eventi – è la premessa di Gruppi — e Slu è l’acronimo che utilizziamo da 13 anni per proporre feste nel Cremasco. Non abbiamo mai avuto problemi, lavoriamo nel pieno controllo della sicurezza, in primis dei ragazzi. Per la serata del 30 aprile, Neima sarà da noi all’evento organizzato alla discoteca Magika per un concerto di circa mezz’ora. Lo abbiamo chiamato in quanto lo riteniamo un performer di alto livello, non un semplice rapper, ma un artista a 360 gradi, una persona che piace ai ragazzi. E i contenuti dei suoi testi non sono affatto estremi». L’appuntamento si profila da tutto esaurito, specialmente per la presenza degli adolescenti. Negli ultimi tempi, Neima Ezza è stato ospite di molti locali. «Il richiamo di questo artista è testimoniato dal fatto che abbiamo praticamente già esaurito gli ingressi in prevendita, rimangono sì e no un centinaio di tagliandi» sottolinea Gruppi. Da qualche giorno sono uscite online e sui social notizie che il responsabile smentisce categoricamente: «Nessuno ci sta chiedendo il rimborso dei biglietti, tanto meno i genitori. Siamo convinti che chi ha diffuso queste informazioni abbia creato pagine fake a questo proposto, un’azione programmata a tavolino per metterci i bastoni tra le ruote. Per tutelarci ci stiamo muovendo anche per vie legali».
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