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I CONTI IN TASCA AI CREMONESI

L’inflazione rialza la testa, rincarano cibo e trasporti

A marzo incremento dello 0,7%. In Lombardia Cremona e Como i capoluoghi con gli aumenti più bassi

Giacomo Guglielmone

Email:

gguglielmone@laprovinciacr.it

16 Aprile 2024 - 17:21

L’inflazione rialza la testa, rincarano cibo e trasporti

CREMONA - L’inflazione rialza la testa, spinta da alcune, rilevanti voci di spesa. Questo il quadro che emerge dall’analisi dell’inflazione a livello locale condotta sulla base dei dati ufficiali forniti oggi dal Comune di Cremona (settore Economico-Finanziario). Per lo scorso mese di marzo l’indice tendenziale (raffronto con l’anno precedente) complessivo torna in campo positivo: +0,70%. A febbraio era azzerato. La variazione congiunturale (rispetto al mese precedente) ha fatto registrare a marzo +0,1%.

«Si assiste a una modesta ripresa inflattiva dell’indice tendenziale complessivo, che nei mesi precedenti era di fatto del tutto azzerato - si legge nella nota diffusa dal Comune -. A rimanere particolarmente alti sono gli indici di determinati prodotti e servizi. Per quanto riguarda gli alimentari, si segnala l’incremento (variazioni tendenziali) di oli e grassi +22,4% e della frutta +2,6%; quanto alle utenze, da rimarcare l’incremento nei costi della fornitura acqua (+18,4%) mentre per i trasporti colpiscono i rincari fatti registrare dai treni (+10,8%) e aerei +15,4% (con un incremento congiunturale del +17,5%). I segni negativi più rilevanti riguardano energia elettrica (-31,3%), gas (-9,5%) e combustibili solidi (-10,4).

A livello regionale, Milano resta la città più cara della Lombardia, con un’inflazione annua dell’1,4% che si traduce in una spesa aggiuntiva di 400 euro per una famiglia media. Il capoluogo lombardo è seguito da Varese, con un rialzo dei prezzi dell’1,3% e un incremento di spesa annuo di 363 euro per famiglia. Al terzo posto Bergamo, con un +1% (279 euro in più all’anno per le famiglie). Lecco registra un +1% (spesa supplementare: 262 euro), mentre Mantova e Lodi si attestano entrambe a +0,9% (236 euro di incremento annuo). Pavia e Brescia seguono con +0,8% e 224 euro, mentre Cremona risulta la seconda città con l’incremento meno elevato: il +0,7% si trasforma in 196 euro di maggiore spesa. A brillare è Como, con un +0,4% e una spesa aggiuntiva di 112 euro.

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