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Primavera boom per l’Antiquaria

Tanta gente all’edizione numero 399 dell’esposizione. E per il mese di maggio arriva un compleanno speciale

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

15 Aprile 2024 - 05:15

Primavera boom per l’Antiquaria

CASTELLEONE - Dopo due mesi che, per quanto fortunati, sono stati pur sempre bagnati e hanno spaventato qualche turista, finalmente Castelleone Antiquaria è tornata a raccontarsi. E l’ha fatto sotto il sole. Il risultato quasi scontato: l’edizione mensile di ieri, che segna quota 399 dalla fondazione, è stato un altro bagno. Stavolta di folla però. Entusiasta William Parmesani, numero due dell’associazione che organizza l’evento, ormai in grado di rivaleggiare con Milano e Parma: «Il pienone di aprile, che è sempre per noi un mese di punta, era atteso e auspicato, dopo le sfortune del meteo che ci hanno parzialmente tarpato le ali. Tanti i banchi, espositori contenti e tutti gli spazi occupati. Un momento importante – aggiunge – considerando che si celebrava in coincidenza il compleanno della manifestazione ma che, eccezionalmente, abbiamo deciso di far slittare per i festeggiamenti a maggio, in modo tale da tagliare contemporaneamente il traguardo delle quattrocento edizioni. E che bel traguardo! A tal proposito – ha anticipato il vicepresidente del gruppo creato e guidato da Pupilla Bergo – taglieremo col sindaco, tutte le associazioni e le autorità una torta in piazza, nel nostro stile».

Castelleone Antiquaria è organizzata da un gruppo di volontari dell’associazione omonima dal 1988 ed è suddivisa in due aree merceologiche: una è dedicata all’antiquariato e l’altra al vintage e modernariato. Tra i 180 banchi ci sono mobili, dipinti e stampe, strumenti musicali, orologi, accessori e abbigliamento d’antan, modernariato e collezionismo di tutti i generi e per tutti i gusti.

Un mercatino o una fiera? Nessuno dei due, in realtà. Antiquaria è, sì, nata come ‘piccolo mercato’ ma, come detto, oggi rivaleggia con Milano, Parma e Torino. Resta aperta a qualsiasi espositore, con stand da tutta Italia, però le selezione è rigidissima. La chicca? Ha anche guide che parlano cinese, perché tanti collezionisti arrivano dall’Asia. Anche sui social la comunicazione è senza confini e in più lingue: c’è un team addetto proprio a questo. Foto e videoblog sono popolarissimi in Cina.

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