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CREMONA DALLA PARTE DELLE DONNE

Nuova sede, più energia: «Batte il cuore di Aida»

Inaugurati i locali in via Palestro. Guerreschi: «Ci mettiamo determinazione e passione»

Giacomo Guglielmone

Email:

gguglielmone@laprovinciacr.it

13 Aprile 2024 - 18:10

Nuova sede, più energia: «Batte il cuore di Aida»

CREMONA - «Abbiamo inaugurato la nostra nuova sede, uno spazio aperto alla città, a tutte le donne, uno spazio di accoglienza dove ogni giorno, con tanta passione, tanta pazienza e tanta determinazione, ci battiamo per i diritti di noi donne, per la nostra libertà e la nostra sicurezza. Grazie di cuore a tutte le volontarie, a chi collabora con noi e a tutta la Rete, perché ogni giorno insieme compiamo piccoli, ma straordinari passi in avanti nella lotta contro la violenza sulle donne». Con queste parole la presidente di Aida, Elena Guerreschi, ha illustrato l’inaugurazione della nuova sede dell’Associazione incontro donne antiviolenza di Cremona, al civico 28 di via Palestro, nei locali a piano terra di palazzo Barbò, a pochi passi dalla storica sede dell’associazione che nel corso degli ultimi anni è diventata un punto di riferimento per centinaia di donne fornendo un contributo e un sostegno spesso decisivi per risolvere situazioni a dir poco delicate.

La nuova sede ha come primo obiettivo quello di accogliere le tante, e purtroppo sempre più numerose, richieste di ascolto che arrivano da donne di ogni età che si ritrovano al centro di vicende intrise di ogni tipo di violenza: aggressioni, privazioni, vessazioni, violenze di natura morale. Che il fenomeno, oltre che preoccupante, sia anche in continua crescita lo ha confermato pochi giorni fa lo stesso questore di Cremona, Michele Davide Sinigaglia.

Nel corso della recente festa della Polizia, il questore ha indicato nella violenza sulle donne la vera emergenza del territorio cremonese. Una frase suffragata da una serie di numeri incontrovertibili che delineano l’attività condotta dalle forze dell’ordine su quel fronte. Altri numeri rilevanti quelli forniti dalla stessa Guerreschi, che ha spiegato come, dall’inizio dell’anno, l’associazione da lei guidata abbia accolto una novantina di donne. A fronte di questo scenario preoccupante, un aspetto positivo, messo in evidenza dalla stessa Guerreschi, è il fatto che grazie a queste attività gestite di continuo da istituzioni, enti e associazioni, l’emersione del fenomeno sta avvenendo in maniera sempre più sistematica. Anche da questa valutazione è nata l’esigenza di dotare Aida di una sede più confortevole e più spaziosa.

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