L'ANALISI
14 Aprile 2024 - 05:20
CREMA - Ombriano a parte, dove si alternano due volontari, nel resto della città — dove si concentra la pressoché totalità delle scuole — è rimasto solo. Erede di un’epoca gloriosa, quando erano oltre 30 i nonni vigile che assicuravano il presidio all’entrata e all’uscita da materne e primarie. Francesco Bombelli si sente un po’ un highlander, ma ammette che non potrà continuare ancora per molto. «Sono in servizio da 22 anni; mi piace rendermi utile e l’impegno non mi pesa. Ho lo stesso entusiasmo del primo giorno, ma ovviamente non la stessa età. A 74 anni bisogna essere realisti, potrò continuare ancora per un po’, ma poi dovrò mollare anch’io».
Bombelli ogni giorno è una presenza fissa davanti alle elementari di Borgo San Pietro, lo conoscono tutti. E i bambini che frequentavano a inizio millennio, nel frattempo, sono diventati genitori e hanno così incontrato di nuovo l’amico nonno vigile. «C’è un grande affetto nei miei confronti, credo anche gratitudine. Sono cose che ripagano e fanno piacere, aiutano ad andare avanti nonostante gli acciacchi».
La giornata di Bombelli è organizzata in base ai ritmi scolastici. Dall’ingresso, all’uscita pomeridiana. All’orizzonte purtroppo non sembrano esserci eredi e più in generale il servizio del nonno vigile è ormai caduto nel dimenticatoio. Le amministrazioni che si sono succedute non hanno mai operato per un rinnovamento, cercando magari convenzioni con associazioni.
In diversi hanno mollato, per ragioni di salute e anagrafiche. Anche il piedibus, che un tempo si organizzava in alcune zone di Crema grazie a questi volenterosi, è ormai un lontano ricordo. «Non c’è stato ricambio — prosegue Bombelli —: nei primi anni coprivamo tutta Crema, poi siamo diminuiti. Di sicuro si tratta di un impegno non facile. Nessuno dice nulla se per un paio di giorni non ci si presenta; ma se si vuole svolgere il compito in maniera corretta, serve molta costanza. Inoltre, bisogna essere in buona salute: per stare in strada servono riflessi e attenzione. I miei compiti sono ben definiti. Se ci sono problemi faccio sempre riferimento agli agenti della polizia locale, ovviamente non posso sanzionare auto in divieto di sosta o prendere altre iniziative in caso di mancato rispetto di norme del codice della strada. Mi limito a far attraversare i bambini e a dare un supporto». «Saluto gli scolari — conclude Bombelli —: se serve qualcosa io ci sono e in tanti anni non ho mai avuto screzi con nessuno».
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