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«Ladri scatenati»: Sant'Ambrogio ha paura

Crescono i timori dei residenti tra incursioni in aree private e avvistamenti di malviventi

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

10 Aprile 2024 - 05:20

E' allarme furti in zona Sant'Ambrogio, quasi tutti sventati

CREMONA - Dopo una tregua di diversi mesi, in zona Sant’Ambrogio è tornato l’allarme furti. Quasi tutti sventati, a dire il vero, ma non è certo abbastanza per tranquillizzare il quartiere Sant’Antonio che stando a quanto riferito da alcuni residenti ormai tutte le sere e notti farebbe i conti con allarmi e avvistamenti di intrusi. Che innescano poi il solito tam-tam sulle chat Whatsapp del controllo di vicinato, nel tentativo di avvisare i vicini e scongiurare razzie.

L’ultimo episodio è storia dell’altro ieri, quando verso l’1.30 i soliti ignoti sono riusciti ad entrare in una abitazione di via Pampurino: i proprietari non erano in casa, ma al rientro hanno trovato la solita confusione legata alla ricerca dei ladri, che pare se ne siano andati però quasi a mani vuote.

«Per forza – si affretta a dire una residente –: quella casa è già stata ‘visitata’ quattro volte e probabilmente non c’è più nulla da rubare. Un po’ come tutte le abitazioni della zona, più volte finite nel mirino. Dopo i furti della scorsa estate, l’ultimo in agosto, eravamo tornati tranquilli».

Ma un mese fa riecco i primi raid, che negli ultimi dieci giorni sono diventati sempre più frequenti: «Il 4 aprile, ad esempio, durante la notte ho visto degli intrusi nell’orto dei miei vicini – continua la cremonese –. É suonato l’allarme e sono scappati. La notte dopo hanno tentato un colpo in via Aglio. Il copione è lo stesso: scavalcano i muri sul retro delle case e dagli orti tentano di entrare».

L’esasperazione dei residenti è palpabile: «Quasi tutti abbiamo sistemi d’allarme e telecamere di videosorveglianza private, che in più occasioni hanno registrato ombre notturne. Quel che torniamo a chiedere, però, è l’attivazione di una rete di videosorveglianza pubblica ai quattro ingressi del quartiere. Potrebbe essere un deterrente importante, insieme ai controlli delle forze dell’ordine». Che, va detto, sono costanti: Arma dei carabinieri, Polizia di Stato e Polizia locale garantiscono il presidio e gli interventi a chiamata.

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