L'ANALISI
10 Aprile 2024 - 05:10
CREMONA - Quando il sistema del varchi elettronici nel Cremasco era stato presentato nell’autunno del 2018, c’era stato chi aveva fatto notare come non esistesse una connessione del sistema di rilevamento con le province limitrofe. Una lacuna, questa, che a distanza di oltre cinque anni si appresta a venire colmata.
La società partecipata ConsorzioIT ha infatti ricevuto l’incarico dalla Provincia di Lodi di progettare lo sviluppo dei varchi elettronici anche in quel territorio, sul modello di quanto è stato fatto anche nel Cremasco. In questo modo, le due realtà saranno collegate e unite nel contrasto alla criminalità. A darne notizia è l’amministratore delegato Bruno Garatti: «Il presidente della Provincia di Lodi, Fabrizio Santantonio, intende realizzare un impianto molto simile al nostro, utilizzando i fondi di un bando al quale il suo ente ha partecipato. Siamo stati incaricati di supportare i loro uffici per definire un progetto e per ipotizzare delle sinergie tra Lodigiano e Cremasco».
ConsorzioIT ha già avuto degli incontri con la prefettura di Lodi e si è già coordinato con le forze dell’ordine presenti in quel territorio. La società cremasca sta studiando la realtà esistente, visto che qualche Comune del Lodigiano ha già messo i varchi di propria iniziativa, per poi avere una mappatura e studiare come integrare i vecchi impianti con quelli nuovi che metterà la Provincia. A seguire, verranno valutare le integrazioni tra il Cremasco e Lodi, la cui estensione provinciale fa in pratica da cuscinetto con l’area metropolitana milanese, dalla quale si pensa possa arrivare la criminalità. Ad oggi, la provincia lodigiana dispone soltanto di una parte dei fondi necessari, ragion per cui il progetto varchi verrà realizzato a step. Si inizierà con una quindicina di varchi e 30 telecamere, per poi arrivare via via a coprire l’intero territorio, che si compone di 61 Comuni.
La scelta di affidarsi a ConsorzioIT non è casuale, considerato che la partecipata cremasca sta già collaborando con Lodi, attraverso il proprio ufficio bandi, per aiutare i Comuni ad attingere ai fondi del Pnrr, servizio che già offre a quelli del nostro territorio. Il progetto varchi elettronici del Cremasco è il più esteso sistema in Italia ed è molto apprezzato dalle forze dell’ordine, in quanto risulta collegato con il centro nazionale.
Voluto da 39 Comuni, l’impianto realizzato da Scrp in collaborazione con il Gruppo Maggioli, contribuisce alla sicurezza dei cittadini del territorio. Si tratta non solo del primo impianto a livello nazionale per dimensione tra quelli extracittadini, coprendo un’area geografica pari all’area metropolitana di Milano, ma è soprattutto il primo sistema tecnologico in cui si realizza una integrazione multiforza e multilivello tra carabinieri, polizia di Stato, polizia stradale e polizia locale. Il sistema è costituito da un impianto extraurbano di 62 varchi bidirezionali per un totale di 124 telecamere a disposizione degli operatori della sicurezza. Uno strumento, nel quale sono integrate le più recenti e avanzate tecnologie per la prevenzione e dissuasione dei reati, predisposto per eventuali ulteriori implementazioni.
Le telecamere sono posizionate in punti strategici delle arterie di comunicazione del territorio. Permettono di registrare i transiti dei veicoli sulle principali vie di comunicazione del cremasco. Le informazioni riguardanti i transiti (stimati in circa 180 milioni all’anno) e le relative immagini, vengono contestualmente indirizzate alla centrale operativa della questura di Cremona. Il software è in grado di controllare in tempo reale se il veicolo in transito è considerato sospetto e quindi consente di intervenire nel più breve tempo possibile. Inoltre individua i mezzi privi di assicurazione o di revisione trasmettendo, immediatamente la segnalazione alle polizie locali dislocate nel Cremasco.
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