L'ANALISI
08 Aprile 2024 - 10:29
Un passato presidio di Cgil e Uil a Cremona
CREMONA - Sciopero nazionale di quattro ore indetto per giovedì 11 aprile, insieme ad una grande manifestazione nazionale a Roma il 20 aprile sui temi della sanità, della sicurezza sul lavoro e del fisco, sono i primi appuntamenti di Cgil e Uil per quella che sarà una lunga stagione di mobilitazione «per dare un segnale al Governo, al Parlamento, al Paese. Il mondo del lavoro è stanco e chiede un cambiamento, una fase di confronto vero per produrre dei risultati tangibili a risposta di una situazione non più sostenibile».
Lo sciopero dell’11 aprile sarà accompagnato da manifestazioni in tutte le province del Paese. A Cremona si terrà un presidio in Piazza Roma, dalle 10 alle 12, un momento in cui Elena Curci e Germano Denti, Segretari Generali di Cgil Cremona e Uil Cremona, spiegheranno le ragioni dello sciopero. «A novembre, quando abbiamo riempito molte piazze, tra cui quella di Cremona - dichiara Elena Curci, Segretaria Generale della Cgil Cremona - ci eravamo presi l’impegno di proseguire e rilanciare la mobilitazione fino a quando sarà necessario e fino a quando non avremo ottenuto dei risultati».
I sindacati saranno in piazza, quindi, per rivendicare la Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. «Non dimentichiamo quello che è successo a Firenze, dove cinque operai hanno perso la vita in un cantiere Esselunga, così come non dimentichiamo nessuna delle tragedie che quotidianamente accadono sul lavoro - prosegue Curci - tragedie che si susseguono senza sosta, ad ogni latitudine del nostro Paese e che riflettono il livello inaccettabile a cui sono giunti la svalorizzazione delle persone che lavorano e l’imbarbarimento di un modello economico e di impresa fondato sul massimo ribasso e sulla mercificazione e lo sfruttamento del lavoro».
«Se la politica si nasconde dietro promesse e slogan bugiardi che non mettono al centro il rispetto e la vita delle persone, passando dalla sicurezza nei luoghi di lavoro alla sanità pubblica garantita per tutti e ad una scuola moderna e inclusiva credibile, non potremo definirci un paese civile - incalza Denti -. Le richieste sono anche quelle di una vera Riforma Fiscale equa e progressiva, perché in questo Paese, mentre lavoratori dipendenti e pensionati pagano oltre il 90% delle tasse, intere categorie economiche continuano a non pagare fino al 70% delle imposte dovute, e l’evasione continua ad essere pari a 90 miliardi l’anno».
«Questo Governo decide di non contrastare l’evasione fiscale che, anzi, viene persino ‘legalizzata’ con definizioni agevolate strutturali e con il concordato biennale preventivo, continuando a tassare meno il lavoro autonomo e le rendite finanziarie e immobiliari rispetto ai lavoratori dipendenti e pensionati». proseguono Curci e Denti. «Vogliamo riportare al centro dell'agenda politica e delle politiche aziendali il valore del lavoro - spiegano i segretari generali di Cgil e Uil -. Questo passa dal rinnovo dei contratti nazionali e da una legge sulla rappresentanza. Strumenti come i voucher, il part-time imposto, i contratti a termine della durata di pochi mesi sono lesivi della dignità del lavoro e della coesione sociale».
«Quando il lavoro si riduce a merce e il lavoratore non è più un soggetto, ma diventa un prodotto, ne risulta colpito il legame e la funzione sociale e vengono messe in pericolo le fondamenta democratiche della società. Crediamo, e non smetteremo mai di farlo, che il valore dell'individuo debba andare oltre a qualsiasi interesse di genere, etnia e schieramento politico. È tempo di riportare al centro dell'agenda di questo Paese i lavoratori e i pensionati, riducendo le disuguaglianze e promuovendo politiche sociali eque - concludono Curci e Denti -. Con la giornata di sciopero e con la Mobilitazione di sabato 20 aprile a Roma Cgil e Uil mirano a sollecitare l'attenzione su queste criticità, esortando a un cambiamento nella politica economica e sociale».
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