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I NODI DELLA SCUOLA

Aspettando le graduatorie: i precari sono già in allerta

Slittano le operazioni di aggiornamento delle Gps. Per i sindacati a rischio la copertura delle cattedre

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

07 Aprile 2024 - 05:25

Aspettando le graduatorie: i precari sono già in allerta

CREMONA -  Notti insonni per i 1.396 precari della scuola che attendono notizie per rinnovare le graduatorie provinciali per la scuola, le cosiddette GPS che sono la porta d’ingresso per ottenere una cattedra a tempo determinato per il prossimo anno scolastico 2024/2025. A lanciare l’allarme è Salvatore Militello della Cisl Scuola che in una nota scrive: «Falsa partenza per le operazioni di inserimento e aggiornamento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze, che si rivolge a migliaia di docenti e aspiranti tali. Il Ministero aveva annunciato che l’apertura sarebbe avvenuta già nei primi giorni di aprile, ma ciò non è avvenuto e l’apertura è stata rinviata a data da destinarsi!».

Il rischio di un protrarsi dei tempi è reale: «Si sperava di partire con il rinnovo delle graduatorie GPS almeno un po prima dell’ultimo aggiornamento in modo di dare più tempo per i vari controlli da parte dell’USP, ma purtroppo, questo — mette in guardia il sindacalista —, sembra che anche in questa tornata di aggiornamento non sarà possibile. Se continuiamo con questi ritardi, saremo sempre nelle condizione di non avere tutti i docenti in classe sin dal primo giorno di lezione».

Nell’informativa del Ministero ai sindacati del 3 aprile, l’amministrazione ha illustrato ai sindacati una proposta di modifica dell’ordinanza ministeriale sull’aggiornamento delle GPS, tale bozza dovrà essere inviata al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione e solo dopo il pronunciamento del Cspi sarà possibile provvedere a dare al via le procedure di aggiornamento delle graduatorie che avranno validità biennale.

A far discutere è l’intenzione dell’amministrazione di modificare le modalità del «trattamento delle istanze prodotte da aspiranti in possesso di titoli di abilitazione o di specializzazione, conseguiti all’estero e che, in attesa del provvedimento che ne riconosca la validità, sono inseriti in GPS con riserva. Tale inclusione, a differenza di quanto in origine previsto, consentirebbe invece agli interessati di ricevere comunque una nomina con stipula di contratto di supplenza, nonostante l’inserimento sia gravato da riserva».

A tutt’oggi solo il 10% delle dei titoli conseguiti all’estero è stato validato, tale lentezza taglierebbe fuori dalle Gps un numero elevato di aspiranti docenti. «Come Cisl scuola abbiamo una posizione fortemente contraria, vista la quantità dei casi in cui i titoli finora esaminato, in particolare sul sostegno, non risultano idonei. La CISL Scuola ha quindi proposto di ricorrere, in extrema ratio, alla soluzione già adottata, per i posti di sostegno, in occasione delle nomine per l'anno scolastico 2023/24, con l’inserimento dei docenti in attesa di verifica del proprio titolo di specializzazione in coda ai docenti specializzati inseriti in graduatoria a pieno titolo».

Alba Caridi di Flc Cgil osserva che sono state preannunciate modifiche per l’accesso alla prima fascia rispetto ai punteggi da attribuire alle nuove abilitazioni, uniformati a 24 punti, senza alcuna distinzione legata alla tipologia di percorso abilitante: 30, 36, 60 CFU — afferma —. Tutto ciò ha come rischio di penalizzare i precari storici, c’è poi la questione dell’assunzione dei precari di sostegno abilitati in prima fascia. Tutte questioni aperte e che dovranno essere valutate una volta che arriverà il parere da parte del Consiglio superiore della pubblica istruzione».

Oreste Pegno della Uil osserva inoltre: «Voci dicono che la situazione si possa sbloccare a fine mese, ma sono solo voci. Per il personale non docente: bidelli, amministrativi e altri profili si farà aggiornamento anche senza certificazione informatica, prevista in modo obbligatorio tranne che per i bidelli, e conseguirla entro il 30 aprile 2025. Comunque gli aspiranti potranno lavorare da subito anche senza certificazione. Chi ha già la certificazione informatica si inserirà a carattere definitivo».

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