L'ANALISI
31 Marzo 2024 - 11:30
La Via Crucis della parrocchia e quella della Pro loco
POMPONESCO - Un tempo in occasione del Venerdì santo si svolgeva un’unica grande Via Crucis con oltre settanta figuranti e le preghiere e le benedizioni recitate dal parroco. Oggi a Pomponesco le Via Crucis sono in un certo senso due: una che, dall’alto dell’argine guarda quella in basso, nella piazza. Venerdì sera, infatti, sulla sommità arginale i volontari della Pro loco in accordo con l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Baruffaldi hanno issato tre grandi croci, illuminate nel buio, in ricordo della tradizionale Passione di Cristo che per anni ha rappresentato un appuntamento imperdibile non solo per i residenti ma anche per tante persone che accorrevano da tutto il territorio dell'Oglio Po.
Il parroco don Davide Barili, con la collaborazione dei volontari dell’oratorio, ha invece organizzato la Via Crucis attorno a via Roma (le fosse), con celebrazione in chiesa e poi la processione che ha toccato quattro stazioni, ognuna rappresentata dal simbolo della croce.
Ora c’è chi, con una punta di amarezza, ricorda quando la Pro loco e l’oratorio collaboravano per mettere in scena l'emozionante e coinvolgente rappresentazione della Passione. Baruffaldi e don Barili erano insieme anche nell'aprile del 2020, quando in piena emergenza Covid vollero comunque organizzare una piccola celebrazione in piazza in occasione del Venerdì santo, senza pubblico, con conseguente sanzione per entrambi da 280 euro comminata dai carabinieri in nome delle restrizioni e della tolleranza zero.
«Poi non abbiamo più trovato abbastanza volontari e figuranti per organizzare la Passione», ha avuto modo di spiegare con rammarico il primo cittadino. In paese si scontrano opinioni differenti. «Visto che la parrocchia riunisce Pomponesco, Salina, Casaletto e Bellaguarda, se si volesse i figuranti per mettere di nuovo in scena la Passione si troverebbero», dice qualcuno. Altri la pensano in modo diverso: «Meglio la processione odierna, quella con i figuranti era un po’ una pagliacciata».
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