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CREMONA VERSO IL VOTO

«Telecamere guaste da anni. Allarme baby gang ignorato»

I consiglieri comunali di Forza Italia all’attacco sul tema sicurezza dopo la replica del centrosinistra

La Provincia Redazione

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27 Marzo 2024 - 18:49

«Telecamere guaste da anni. Allarme baby gang ignorato»

Alessandro Portesani insieme ai dirigenti di Forza Italia

CREMONA - Baby gang ignorate, telecamere guaste, blackout continui della rete di illuminazione: prosegue il dibattito elettorale sul tema della sicurezza e oggi tocca ai consiglieri comunali di Forza Italia Carlo Malvezzi, Federico Fasani e Saverio Simi rilanciare le accuse di Alessandro Portesani. Nei giorni scorsi il candidato sindaco del centrodestra, accompagnato dal parlamentare Riccardo De Corato (FdI), aveva proposto il ripristino dell’organico della polizia locale, la dotazione di body cam per gli operatori e varchi elettronici allarmati e sistemi di videosorveglianza. Cose che già ci sono, in particolare le body cam dal 2019 grazie ai bandi di Regione Lombardia, proprio con De Corato assessore alla sicurezza, aveva replicato l’assessore alla Sicurezza Barbara Manfredini. E il Pd aveva poi parlato di «solito noioso esercizio di propaganda da parte della destra».

«Cremona — ribattono oggi i consiglieri ‘azzurri’ — non è certamente Milano ed ha tassi di criminalità imparagonabili rispetto alle metropoli italiane. Sarebbe però un grave errore sottovalutare il senso di insicurezza che provano i tanti cremonesi. È proprio l’atteggiamento autoreferenziale e spocchioso a marcare la distanza che c’è tra chi amministra e chi vive la città ogni giorno, soprattutto nelle zone più periferiche e dimenticate, dove le criticità sociali vengono favorite dall’incuria dei luoghi pubblici, dall’abbandono e dal degrado. È opportuno ricordare che, mentre il ministero degli Interni rilevava la presenza di baby gang sul nostro territorio, la maggioranza di sinistra respingeva gli ordini del giorno presentati dalla minoranza, aventi lo scopo di alzare l’attenzione su un preoccupante fenomeno che è poi assurto alle cronache locali e nazionali. Non è certamente trascurabile il fatto che Cremona è la città con una anomala concentrazione di minori non accompagnati provenienti, in prevalenza, da un’unica regione africana. Non è un mistero che numerose telecamere del sistema di video sorveglianza, a presidio di punti sensibili, sono guaste da anni. Non possiamo ignorare che vi siano zone della città nelle quali gruppi di persone bivaccano stabilmente nei luoghi pubblici, inibendo di fatto l’accesso a famiglie e persone anziane. Non contribuisce ad accrescere il senso di sicurezza dei cittadini il fatto che intere zone della città sono frequentemente interessate da blackout prolungati della rete di illuminazione pubblica, nella totale indifferenza della giunta comunale che ha deliberatamente ignorato questo problema. È noto a tutti che un maggior presidio del territorio da parte della polizia locale funge da deterrente per chi si distingue per atteggiamenti prepotenti e provocatori o, peggio, per chi delinque. Esiste un diffuso senso di impunità rispetto ad atteggiamenti arroganti che non solo penalizza le persone più fragili, ma le marginalizza dai luoghi di aggregazione. A differenza di quanto avvenuto nel territorio cremasco, il Comune di Cremona non si è mai fatto parte attiva con gli altri comuni per dotarsi di varchi elettronici su tutte le direttrici in grado di segnalare tempestivamente il transito di auto rubate o sprovviste di assicurazione. Senza attrezzature tecnologicamente avanzate e personale altamente specializzato dedicato è difficile mettere in campo efficaci azioni di contrasto. I cremonesi meritano un’amministrazione comunale capace di guardare fuori dal palazzo, e che sappia ascoltare e immedesimarsi con le difficoltà reali che vivono quotidianamente, cercando prontamente risposte serie e concrete».

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