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SAN MARTINO DEL LAGO

Cremona Circuit: scoppia la protesta dei residenti

Lettera alla Provincia e alla Procura per il cantiere del nuovo ingresso. «Sempre più rischi e inconvenienti senza indennizzi: manca il rispetto per i cittadini»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

20 Marzo 2024 - 05:15

Cremona Circuit: scoppia la protesta dei residenti

SAN MARTINO DEL LAGO - «Il nuovo ingresso dell’autodromo Cremona Circuit, ufficialmente concesso a uso cantiere, è causa di disagi e rischi per tutti coloro che transitano sulla strada provinciale 70, che improvvisamente viene gravata da un traffico incompatibile con le sue dimensioni: i mezzi che entrano ed escono dall’area privata spesso non danno la precedenza, costringendo gli automobilisti in transito a bruschi rallentamenti e frenate, tutto ciò verbalmente già segnalato al sindaco di San Martino del Lago».

Inizia così una nota che alcuni cittadini di Ca’ de’ Soresini hanno indirizzato al presidente della Provincia, al responsabile Settore infrastrutture stradali della Provincia e anche alla Procura. «A margine della strada - dicono ancora i cittadini - si sta inoltre realizzando una pista ciclabile che verrà intersecata proprio dal nuovo ingresso e che sarà attraversata necessariamente da tutti i mezzi in entrata e uscita dall’impianto sportivo, a rischio e pericolo di ciclisti e pedoni. L’accesso di nuova realizzazione è posto a fianco del cimitero, che si troverà, in oltraggio a qualsiasi forma di rispetto cimiteriale, completamente circondato dagli automezzi che frequentano l’autodromo, con la possibilità che diventi ancora di più, rispetto a quanto già successo in altre occasioni, sede di bivacchi e oggetto di atti di vandalismo. Spiace constatare che i diritti dei residenti, che già subiscono un enorme inquinamento acustico ed atmosferico, senza alcuna forma di indennizzo, non sono stati presi in considerazione».

I firmatari ricordano che «la rotonda sulla provinciale 87 era stata imposta proprio per evitare le problematiche che stiamo vivendo e che non verranno meno nemmeno con un potenziale allargamento della provinciale 70, mediante l’eventuale acquisizione di terreni agricoli circostanti (...). Ci si domanda a questo punto: è corretto considerare di pubblica utilità, iniziative imprescindibilmente autorizzate da enti pubblici, ma che poi vanno a vantaggio di un solo soggetto e a scapito di tutti gli altri? Probabilmente sì, perché l’autodromo porta lavoro e crea indotto, ma quante assunzioni a tempo indeterminato e orario pieno ha effettuato dalla sua apertura?».

I firmatari chiedono alle autorità di «riconsiderare, nell’ottica del rispetto dei diritti di chi vive veramente gli spazi limitrofi, le autorizzazioni concesse o da concedere, di disporre, in sostituzione dell’amministrazione comunale che mai ha provveduto, controlli dell’inquinamento acustico ed atmosferico nelle adiacenze delle residenze private, nei giorni e nelle fasce orarie di piena attività».

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