L'ANALISI
19 Marzo 2024 - 17:05
PIZZIGHETTONE - Ci risiamo: nemmeno il tempo di applaudire alla bonifica portata a termine di fronte alla spiaggia della Manna, dove erano state scaricate diverse lastre di eternit, ed ecco che un altro incivile ha deciso di scaricare materiale ingombrante nelle campagne pizzighettonesi. Stavolta si tratta di elettrodomestici semidistrutti (si notano in particolare quattro frigoriferi e due lavatrici) oltre a pannelli in legno.
Tutto è stato lasciato nella notte fra domenica e lunedì, da ignoti, nell’area dell’ex cava di ghiaia al confine con Formigara. Una zona che purtroppo era già più volte diventata discarica abusiva in passato. Ad esempio, nei mesi scorsi, era state trovate diverse sedie e altri rifiuti. Gli elettrodomestici in questione sono classificati nella categoria ‘raee domestici’ e prevedono un apposito procedimento di smaltimento, visto che contengono sostanze particolarmente inquinanti (come i gas refrigeranti) che necessitano di attenzione.
Ancora una volta, dunque, il Comune dovrà farsi carico di costi aggiuntivi e non previsti per la bonifica dell’area. A meno che, proprio come accaduto con le lastre di amianto, le telecamere di videosorveglianza non consentano di individuare l’autore di questo scarico abusivo. In tal caso oltre alla sanzione gli verrebbero appunto imputati i costi per la pulizia e lo smaltimento a norma di legge. Intanto per evitare altri scarichi (e quindi conseguenti spese a carico della collettività) c’è chi suggerisce: «I Comuni di Pizzighettone e Formigara dovrebbero mettere una sbarra dopo la strada che porta alla Manna e un’altra al confine in modo che possano passare solo pedoni e ciclisti. A chi coltiva i campi potrebbe essere lasciata una chiava per passare con i mezzi agricoli».
A fine febbraio l’indagine che ha permesso di incastrare l’incivile entrato in azione lungo l’Adda si era basata sui lettori targhe ocr: «Sono stati incrociati due elementi, una segnalazione circa un modello di auto notata in zona – aveva spiegato il sindaco Luca Moggi – e una targa registrata dalla nostra telecamera in una fascia temporale corrispondente. Elementi che combaciavano e che hanno così permesso di risalire alla vettura e di conseguenza al suo proprietario. Non è di Pizzighettone, ma non vive troppo distante». L’autore del gesto ha dovuto rispondere non solo di abbandono di rifiuti pericolosi (sanzione che va da 600 ad appunto 6mila euro) ma anche di trasporto di rifiuti pericolosi senza autorizzazione. Infine, ha appunto dovuto farsi carico dei costi di rimozione, smaltimento dell’amianto e ripristino ambientale dell’area.
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