L'ANALISI
15 Marzo 2024 - 17:03
Della Frera, Mazzoleni, Baruelli, Musumary, Dagheti, Bergamaschi e Gianotti
CREMA - Il dormitorio San Martino per i senzatetto cambierà casa e lascerà l’attuale e storica collocazione di via Civerchi. Nei primi mesi del prossimo anno dovrebbe essere operativa la sede ricavata nell’ex Misericordia di via Matteotti (con un ingresso indipendente da via Patrini), struttura di proprietà della Fonda Benefattori Cremaschi.
Questa rivoluzione, a undici anni dall’apertura del rifugio diocesano, da sempre gestito dalla Caritas, è stata resa possibile dall’accordo tra Comune, Diocesi e Fondazione, sancito oggi dai rispettivi vertici. In sala dei Ricevimenti del palazzo municipale si sono ritrovati il sindaco Fabio Bergamaschi, l’assessora al Welfare Anastasie Musumary, il presidente della Fbc Bianca Baruelli, il vice Federico Della Frera, la direttrice socio sanitaria Annalisa Mazzoleni, il vescovo Daniele Gianotti e il direttore della Caritas Claudio Dagheti.
A breve partiranno i lavori nell’ala dell’ex Misericordia, in parte già riqualificata negli anni scorsi dalla Benefattori e oggi in grado di ospitare anche sei appartamenti protetti per anziani, in modo da attrezzare i locali per il nuovo dormitorio. L’investimento è di 320mila euro, che arrivano da fondi Pnrr per il contrasto all’emarginazione e fanno parte di un finanziamento complessivo di 715mila euro che il distretto cremasco ha ricevuto per il progetto Housing first, destinato proprio a far fronte alle marginalità sociali.
Le caratteristiche del rifugio ricalcheranno quelle attuali: al primo piano ci saranno ancora 18 posti letto, con apertura serale e uscita al mattino dopo colazione, gestiti grazie ai volontari Caritas e non solo: oggi sono una decina quelli che si alternano nei turni, che comportano la presenza contemporanea di due persone per i servizi di accoglienza. Al piano terra il refettorio, aperto tutto l’anno, e il centro diurno. Ci saranno anche tre appartamenti di semi autonomia.
La Caritas gestisce queste ultime strutture in co-progettazione con la Papa Giovanni XXIII e la cooperativa Bessimo. In via Civerchi la diocesi ha già programmato di portare tutti i propri uffici pastorali. «Un’intesa importante e non scontata – ha sottolineato Bergamaschi – a cui hanno dato l’ok anche i sindaci del comitato ristretto dell’ambito sociale cremasco». Baruelli ha aggiunto. «I lavori cominceranno quanto prima, contiamo di essere pronti per il prossimo inverno, al più tardi per i primi mesi del 2025». Al momento il rifugio San Martino proseguirà con il dormitorio sino a dopo Pasqua. «In futuro, nella nuova sede, potremmo anche valutare di ampliare questo servizio» ha evidenziato Dagheti.
«Con Caritas e il suo braccio operativo Fondazione Madeo – ha chiarito il vescovo – da tempo cercavamo una nuova sede per il San Martino. Adesso abbiamo trovato preziosi alleati. Negli anni il dormitorio ha allargato la propria accoglienza anche al servizio mensa e al centro diurno. Poi, ci siamo trovati nella necessità di migliorarne la sede. Evangelicamente, questo è ciò che Gesù ci chiede: fare di fronte a situazioni di povertà e di bisogno ed è bello non essere soli in questo compito».
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