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Autismo: Sraffa come fucina per ‘plasmare’ gli insegnanti

Uno sportello provinciale per dare supporto ai docenti e poter così seguire meglio gli alunni con disturbi

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

14 Marzo 2024 - 05:20

Autismo: Sraffa come fucina per ‘plasmare’ gli insegnanti

CREMA - Il Centro territoriale servizi, che ha la propria sede operativa presso l’istituto superiore Sraffa, ha ideato un nuovo servizio per gli studenti con autismo, il cui numero è in continua crescita. Si tratta dello Sportello provinciale per l’autismo denominato Open S.p.a., che sarà coordinato dal centro stesso, in collaborazione con esperti interni e con l’ambulatorio minori della Fondazione Sospiro.

Nello staff di consulenza ci saranno Paola Romagnoli, coordinatrice del comprensivo Cremona Uno, Eleonora Grossi, neuropsichiatra infantile, Elisabetta Rossi, referente del Centro per l’ambito autismo, Claudio Manfredini, referente del Centro territoriale ed esperto di tecnologie inclusive e Laura Alzani di Fondazione Sospiro, oltre ai dirigenti scolastici. L’obiettivo principale dello sportello è di offrire a tutti gli insegnanti della provincia, che accolgono alunni con autismo, un servizio di supporto e consulenza sugli interventi educativi, didattici e tecnologici da proporre nelle classi.

Promuovendo un dialogo attivo con la famiglia e gli altri soggetti coinvolti nel percorso di inclusione. La consulenza, che potrà svolgersi sia in presenza, presso la scuola media Campi di Cremona, con momenti di tutoraggio sulle tecnologie inclusive e momenti di osservazione, sia online sulla piattaforma openspa.revire.eu, sarà mirata a favorire l’inclusione scolastica degli alunni con disturbi dello spettro autistico, attraverso un lavoro di rete.

Per comprendere l’ampiezza del fenomeno, nei due centri di neuropsichiatria dell’età infantile e dell’adolescenza presenti in città, quello dell’Asst e Il Tubero di Anffas, sono in cura circa 480 minori. Presso la Neuropsichiatria di via Meneghezzi e di via Sinigallia è attivo il Nucleo funzionale autismo in età evolutiva, diretto da Alessandra Foppa Pedretti. Le finalità sono quelle di promuovere un modello innovativo di presa in carico a favore di persone con autismo, a basso ed alto funzionamento, attraverso l’elaborazione condivisa di un progetto di vita individualizzato. Che promuova interventi integrati, di natura sociale e sanitaria, differenziati in base ai bisogni, all’età anagrafica e al livello di gravità.

Nella stessa direzione si muove Il Tubero alle Villette. Il modello inclusivo del nuovo Sportello provinciale comporta lo sviluppo di competenze specifiche degli insegnanti curricolari e di sostegno, ma anche l’acquisizione di strumenti interpretativi della realtà scolastica, in grado di leggere la complessità del contesto in cui si colloca l’alunno con bisogni educativi speciali.

Da qui, l’esigenza di avere a disposizione un facilitatore di comunicazione, con il quale poter operare in modo semplice per la ricerca della soluzione in breve tempo alle problematiche didattico-inclusive, che nascono in ogni istante in classe. «Dobbiamo concentrarci sui bisogni dello spettro autistico — afferma Manfredini — valorizzando il lavoro delle scuole. Sarà questo il punto di forza dello sportello, per contestualizzare al meglio ogni intervento». Il nuovo servizio ha anche un logo ideato da Alice Piacentini, docente di sostegno dello Sraffa. «Il logo — spiega l’insegnante — rappresenta l’incastro di tre tessere di puzzle, per rappresentare l’impegno comune nel mettere insieme i pezzi, al fine di ottenere un quadro chiaro e completo delle diverse situazioni».

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