L'ANALISI
13 Marzo 2024 - 05:10
L'intervento del dg Ezio Belleri
CASALMAGGIORE - Dalla zona Oglio Po giunge forte la richiesta di ripristinare un servizio ormai mancante da anni come il punto nascite. Se ne fa interprete Giuseppe Torchio, ex presidente della Provincia di Cremona e ora sindaco di Bozzolo, al termine dell’assemblea che Asst Cremona, con il direttore generale Ezio Belleri in testa, ha tenuto a Cremona per i sindaci del territorio, compresi quelli dell’Oglio Po cremonese e mantovano, in virtù dell’esistenza del Distretto Sanitario unico Casalasco Viadanese.
«Qui non c'è questione di campanile – afferma Torchio —. Bisogna integrare una zona nella quale, per esempio, mancano le tre maternità. Parliamo dell’Oglio Po, di Asola e anche di Guastalla. Tutta la Bassa, sia emiliana sia lombarda, è priva di punti nascite. Non è ammessa la lite tra poveri ma va portata avanti l’integrazione territoriale tra i tre ospedali, favorendo la vocazione riabilitativa dell’ospedale di Bozzolo a livello di medicina e di servizi socio sanitari del territorio».
Torchio indirizza un ringraziamento «alla sanità tutta e a quella cremonese: quindici anni fa, dopo un incidente ed una degenza assai problematici, uscivo vivo e guarito dal Maggiore di Cremona». L’invito anche ai sindaci dell’Oglio Po mantovano è stato particolarmente apprezzato, aggiunge Torchio: «Molto importante quanto è stato presentato dal direttore generale e dai suoi collaboratori. Noi abbiamo apprezzato il metodo informativo. È una presentazione che viene fatta per la prima volta agli amministratori da parte, appunto, dei dirigenti. Noi siamo cerniera tra due realtà, quella mantovana e quella cremonese. Abbiamo in comune la fusione di tre ospedali con la nascita dell’ospedale per acuti di Oglio Po ed è da tenere presente l’importanza del presidio di Bozzolo, a livello di riabilitazione, ma anche la struttura di Viadana nella quale recentemente sono stati fatti diversi investimenti. Abbiamo ospedali di comunità e case di comunità nel nostro territorio, opportunità che devono essere potenziate».
Il 19 marzo ci sarà l’assemblea dei sindaci dell'intero Distretto Casalasco Viadanese con la presenza dei dirigenti della nuova sanità mantovana, di Asst Cremona e dei sindaci. «E occorre – aggiunge Torchio — che mettiamo a fuoco le esigenze e le necessità ma anche gli investimenti del Pnrr che sono all’interno dei nostri ospedali».
L’8 aprile si terrà l’assemblea dei sindaci mantovani con invito anche ai casalaschi. Insomma, la sensazione è che si voglia attuare un vero coinvolgimento di tutte le parti coinvolte, quella sanitaria e quella amministrativa, con un metodo di lavoro di reciproco scambio di idee, informazioni, richieste, all’insegna della collaborazione.
La riqualificazione dell’Oglio Po è stato uno dei progetti descritti da Belleri, insieme allo sviluppo dei sistemi informatici, l’integrazione tra ospedale e territorio, la collaborazione tra specialisti e medici di medicina generale, il Cup unico, i tempi di attesa, l’ospedale di Cremona oggi e domani.
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