L'ANALISI
29 Febbraio 2024 - 12:41
Gli ospedali di Cremona e Crema
CREMONA - Sono 6 gli ospedali lombardi che entrano nella classifica dei 250 migliori al mondo che, come ogni anno dal 2019, redige la rivista 'Newsweek'. Sul primo gradino del ‘podio lombardo’ sale il Grande Ospedale Metropolitano Niguarda (52° nella classifica generale e 2° in Italia dopo il Policlinico universitario Gemelli di Roma), seguito dall’IRCCS Ospedale San Raffaele - Gruppo San Donato (57°), dall’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (MI, 65°), dall’Ospedale Policlinico San Matteo di Pavia (117°), dall’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo (135°) e dagli Spedali Civili di Brescia (202°). La classifica include dati (organizzati per nazione) di 2.400 ospedali di 30 Paesi.
Gli ospedali di Cremona e Crema non rientrano nella classifica dei 250 migliori ospedali al mondo, ma in Italia si posizionano rispettivamente al 78° e al 113° posto. L'ospedale di Cremona, che ha guadagnato 4 posizioni rispetto al report dell'anno scorso, è preceduto dall'Azienda Ospedaliera per l'Emergenza Canizzaro di Catania, ed è succeduto dall'ospedale M. Bufalini di Cesena. Per quanto riguarda Crema, il Maggiore si piazza in mezzo all'Azienda Ospedaliera Papaldo di Messina e il Presidio di Conegliano. L'ospedale cremasco ha perso 14 posizioni rispetto all'ultima classifica. L'ospedale Oglio Po di Casalmaggiore non è stato preso in considerazione nella classifica italiana.
L’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, commenta il successo lombardo su scala mondiale: «Siamo sicuramente orgogliosi e lusingati di rientrare in questo importante ranking internazionale con così tante strutture di eccellenza, ma quello che ci interessa davvero sono solamente i giudizi e i voti dei nostri concittadini. Ogni struttura, che sia un ospedale, una casa di comunità, una RSA, un ambulatorio, un dispensario o qualsiasi altra tipologia, per noi è importante e vogliamo che possa rientrare nella migliore classifica di accoglienza, funzionalità ed efficienza».
Il direttore generale dell’Asst di Cremona, Ezio Belleri, commenta: «Il 78° posto conquistato dall’ospedale di Cremona nella classifica dei migliori ospedali d’Italia, stilata da Newsweek, è una notizia decisamente positiva anche in virtù del fatto che, rispetto allo scorso anno, c’è stato un miglioramento. Un esito incoraggiante, da condividere anzitutto con la direzione guidata da Giuseppe Rossi e poi con tutti i dipendenti, soprattutto perché i criteri di valutazione tengono conto del rapporto medico-paziente e della valutazione complessiva degli utenti attraverso questionari standardizzati». A questo proposito Belleri aggiunge: «Il grado di soddisfazione dei pazienti e delle persone che frequentano i servizi dell’Asst di Cremona è per noi una priorità. L’efficacia delle cure passa sicuramente dall’appropriatezza dei percorsi, dall’organizzazione, dalle competenze degli operatori e dalle nuove tecnologie, ma anche dall’interconnessione dei servizi ospedalieri con quelli territoriali e dalle relazioni che sono parte imprescindibile di un’assistenza sanitaria e socio sanitaria di qualità».
Il dg dell'Asst di Crema Alessandro Cominelli ha commentato il risultato del Maggiore: «Essere annoverati tra i migliori ospedali al mondo è un grande onore. Di questo, va dato merito ai tanti e diversi professionisti che ogni giorno dedicano tempo ed energie alla cura del prossimo. Ancor di più, credo che questo risultato abbia importanza, tenuto conto che dipende in larga misura dalle percezioni avute dai pazienti. Il feedback dato dalle persone delle quali ogni giorno ci prendiamo cura deve essere sempre il nostro faro, al fine di offrire un sempre migliore servizio alla comunità».
«L’ospedale di Crema è l’ospedale di una piccola comunità - continua Cominelli -, con i suoi abitanti dobbiamo continuare a coltivare un rapporto franco, diretto ed il più possibile costruttivo. La dimensione comunicativa nella relazione di cura va attenzionata e continuamente migliorata. Allo stesso modo, data l’epoca che stiamo vivendo, l’innovazione tecnologica nelle cure deve essere continua: si traduce in appropriatezza delle prestazioni, soprattutto perché garantisce una diagnosi precoce ed un intervento tempestivo. A Crema si stanno anche facendo passi in avanti per creare una struttura di ricerca in oncologia. Si tratta di orizzonti della cura di domani, che devono essere costruiti oggi, pur consapevoli delle difficoltà, soprattutto legate alla carenza di risorse umane, che interessano il sistema. Al fine di migliorare la qualità delle cure, altro parametro importante valutato dalla classifica, il comitato infezioni ospedaliere sta portando avanti diverse azioni per incrementare gli standard. La classifica ci dice che possiamo migliorare e siamo pronti a farlo per la salute dei cittadini del nostro territorio, ma che siamo tra i migliori ospedali al mondo e di questo non si può che ringraziare i professionisti».
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