L'ANALISI
11 Marzo 2024 - 17:23
MOTTA BALUFFI - Lui è in carcere per scontare una pena di sette anni di reclusione relativa a una condanna per violenza sessuale, ma parecchi cittadini – comprese tante donne - non credono che abbia commesso quello per cui è stato portato in via Ca’ del Ferro e si stanno mobilitando per portargli aiuto, per quanto possibile. È nata così una mobilitazione per il 41enne che da alcuni giorni ha iniziato a scontare la sua ‘punizione’. Il primo invito è stato a «non mollare», perché «chi ti conosce sa». Sa, cioè, che non è possibile che lui abbia commesso un atto così grave. E alla vittima della violenza non viene fatto cenno, se non uno con tono critico.
A seguire tanti commenti pubblicati via social: «Tutte cavolate, lui non farebbe male a una mosca». «Le mangerebbe e basta», un commento sul filo dell’ironia. L’incredulità è esposta pubblicamente: «Impossibile», «siamo tutti con te! Non farebbe mai una cosa così». Poi l’invito: «Aiutiamolo nel senso che gli si può spedire qualche pacchetto con generi di prima necessità (vestiti, ciabatte) o meglio ancora vaglia postale», «tu non fai quelle cose, hai trovato la persona sbagliata», «non farebbe male a nessuno, è un ragazzo buono come il pane», «una delle persone più buone del mondo». Insomma tante persone non credono che il 41enne sia colpevole, ma ritengono invece sia «una bella persona». Una «anima buona», rimasta vittima, dunque, di un errore giudiziario e di accuse che non possono essere rivolte a lui secondo numerosi cittadini, a dispetto della sentenza passata in giudicato.
Ad arrestarlo, nella sera di giovedì scorso, sono stati i carabinieri di Scandolara Ravara. Il 41enne, con precedenti di polizia a carico, è stato condotto in carcere in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura di Cremona. L’uomo era stato condannato a luglio 2022 dal Tribunale di Cremona in primo grado. La sentenza è stata confermata in Appello a Brescia e ora è diventata definitiva ed esecutiva.
Il 41enne era stato denunciato a giugno 2020 da una donna che aveva subito una violenza sessuale. La vittima aveva riferito ai carabinieri che, una sera, aveva ospitato in casa sua due amici per cenare insieme. Poi uno dei due era andato via, mentre l’altro era rimasto e aveva tentato con lei un approccio fisico, provando a toccarla. Al diniego della donna, lui l’ha bloccata. Lei ha provato a scappare, ma lui l’ha trattenuta e ha abusato di lei. La donna ha denunciato il fatto ai carabinieri di Scandolara e sono state avviate le indagini fino alla prima condanna a sette anni. La giustizia ha seguito poi il suo iter fino all’emissione dell’ordine di carcerazione per la pena da scontare. Ai militari di Scandolara non è rimasto altro da fare che eseguire gli ordini superiori, prelevare il 41enne e portarlo nel carcere di via Ca’ del Ferro.
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