L'ANALISI
07 Marzo 2024 - 05:20
PIACENZA - Due bracconieri insoliti, che nelle pianure piacentine hanno messo in scena metodi assurdi (e illegali) per catturare cinghiali in un caso e lepri nell’altro. Entrambi sono stati denunciati dalla Polizia provinciale. Il primo, probabilmente allarmato dall’emergenza Psa, ha pensato di realizzare una buca di due metri per tre in un terreno di proprietà: «L’ha poi coperta con un telo sul quale ha posizionato mais allo scopo di attirare gli animali – spiega il comandante Luigi Rabuffi –. Un metodo che, quindi, rappresentava anche un evidente pericolo». Oltre ai cinghiali, nella buca killer potevano infatti cadere altri animali o peggio persone visto che il terreno non era recintato.
L’altro caso segnalato alla Procura riguarda invece un cittadino di nazionalità cinese, segnalato più volte dai residenti perché visto mentre cacciava le lepri con arco e frecce. Dopo ripetute segnalazioni e accertamenti, a risolvere la situazione è stato un appostamento. Gli agenti sono infatti riusciti a coglierlo sul fatto: «In un’area di cantiere, non distante dalle case del centro abitato – ha spiegato ancora il comandante –, stava proprio scoccando frecce con un sofisticato arco, ed erano indirizzate alle minilepri. Aveva anche una gabbia nella quale metteva quelle catturate». Che fosse uno sport o un modo per procacciare cibo non è dato sapersi. Di sicuro stava facendo qualcosa di vietato, oltre che di molto pericoloso vista anche la vicinanza alle abitazioni.
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