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DONNE E 8 MARZO: I SUCCESSI E GLI OSTACOLI

Da portalettere a direttrice: «Ho coronato il mio sogno»

La storia di Selena, dalla Sardegna a Casalmaggiore dove è responsabile dell’ufficio e del territorio

Andrea Setti

Email:

asetti@laprovinciacr.it

07 Marzo 2024 - 05:25

Da portalettere a direttrice: «Ho coronato il mio sogno»

CASALMAGGIORE - Da portalettere a direttrice dell’ufficio postale più importante del Casalasco. La storia di Selena Manca, 38 anni, è indubbiamente un esempio di come la tenacia, la passione per il proprio lavoro e il coraggio di affrontare le sfide possano portare frutti copiosi. Una storia al femminile, dove tutto sembra collimare con la regola del «mai arrendersi, sempre guardare con fiducia al presente e al futuro». Il paradigma di come, inoltre, la presenza femminile in provincia di Cremona abbia avuto un ruolo determinante nel conseguimento dei risultati legati alla sostenibilità, all’inclusione e alla parità di genere.

Originaria della Sardegna e con un diploma turistico, Selena inizia a lavorare in Poste a 22 anni, nel 2008, come portalettere e grazie alla sua caparbietà e alle sue capacità organizzative, inizia un percorso di crescita che la porta a diventare Responsabile del Centro di Distribuzione di Casalmaggiore. Il centro di Casalmaggiore movimenta mensilmente circa 6 mila pacchi, circa 18 mila pezzi tra raccomandate e posta a firma che si sommano alla posta ordinaria. Gestisce il recapito di posta e pacchi sulla città di Casalmaggiore e su 21 comuni dell’hinterland. L’attività viene svolta impiegando circa 30 portalettere dotati di palmari di nuova generazione e di mezzi di trasporto di cui circa il 50% a bassa emissione.

«Ho iniziato in Poste come portalettere e ho subito capito che il recapito era il lavoro della mia vita – racconta Selena –. Da portalettere mi piaceva il contatto con le persone, ora amo molto l’aspetto organizzativo e di gestione. Svolgo il mio ruolo con grande passione e mi piace talmente tanto che non lo definisco ‘lavoro’. L’esperienza di portalettere mi aiuta a capire i miei collaboratori, ad affiancarli e a fornire loro gli strumenti utili per raggiungere gli obiettivi». Infine, una riflessione sulla condizione femminile. «L’essere donna non è mai stato un ostacolo nella mia crescita professionale. Nel mio centro siamo tutti abbastanza giovani, ci sentiamo una grande famiglia e ci aiutiamo l’uno con l’altro. Credo che le donne abbiamo una marcia in più nell’aspetto organizzativo perché quotidianamente dobbiamo districarci tra gli impegni lavorativi e quelli familiari».

Poste Italiane, fin dalla sua nascita ha dato spazio all’occupazione femminile: il ruolo della donna, inizialmente legato soprattutto ad una innovazione tecnologica come quella del telegrafo, è cresciuto nel tempo e oggi, nell’era di Internet le donne rivestono un ruolo strategico. La realtà cremonese in particolare vede quasi il 70% di donne impiegate negli uffici postali di cui quasi il 66% guidato da una donna e quasi il 48% formato da uno staff completamente femminile. Mentre nel recapito lo staff è per circa il 40% composto da quote rosa.

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