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Dal Giappone a Crema a scuola di gastroenterologia

Oltre alla delegazione nipponica, specialisti da tutta Europa a lezione di diagnosi precoce del cancro

La Provincia Redazione

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04 Marzo 2024 - 16:09

Dal Giappone a Crema a scuola di gastroenterologia

CREMA - Gli studenti, che poi sono colleghi, sono arrivati da tutta Europa, ma persino dal Giappone. A testimonianza di come la Gastroenterologia del Maggiore sia sempre più un punto di riferimento continentale e mondiale per gli specialisti. L’iniziativa si è tenuta nei giorni scorsi, conclusa con il saluto del direttore generale di Asst Crema Alessandro Cominelli. Gastroquality ha celebrato così la sua sesta edizione, coordinato dal vicedirettore dell’unità operativa Guido Manfredi.

Lezioni frontali, esercitazioni pratiche, video quiz, hanno visto quindici partecipanti dall’Europa, oltre alla delegazione giapponese. «L’obiettivo del corso — chiarisce Manfredi — oltre a essere una proficua occasione di scambio tra colleghi, è stato diffondere conoscenze di qualità, ben consapevoli di quanto la pratica richieda attenzione, fatica, tempo e buona volontà. Certo, è bene che la conoscenza, anche nostra, superi i confini nazionali per offrire sempre più qualità nelle cura».

La provincia di Cremona è un’area endemica per cancro allo stomaco, patologia con prognosi eccellente solo se diagnosticata precocemente. Su questo si è concentrata parti dei lavori.

«Le lesioni precoci sono invisibili e possono essere diagnosticate solo con una gastroscopia di qualità, che utilizza tecniche differenti — aggiunge Manfredi —: dalla cromoendoscopia virtuale, alla magnificazione endoscopica, per citarne alcune. Questo approccio è di fondamentale importanza per assicurare una risoluzione della patologia neoplastica».

i partecipanti

Gli esperti e i partecipanti che hanno preso parte al corso di gastroenterologia

L’iniziativa ha visto il coinvolgimento di tutta l’équipe del reparto diretto da Elisabetta Buscarini, con i medici Saverio Alicante, Claudio Londoni, Samanta Romeo, Roberto Bertè, Flavio Metelli, Antonio Cerrone e Mario Capasso, ma anche l’intervento di Gianluca Esposito e Alberto Murino, rispettivamente gastroenterologi dell’ospedale Sant’Andrea di Roma e del Royal Free Hospital a Londra. Ringraziamenti ai medici sono giunti anche dal direttore sociosanitario Carolina Maffezzoni.

«Contaminazione di saperi diversi, entusiasmo, voglia di fare, innovazione. In questi giorni, a Crema, ho visto il futuro», ha sottolineato Cominelli. Maffezzoni ha aggiunto: «Un impegno orientato a innalzare la qualità delle cure. Un miglioramento, che garantisce diagnosi sempre più tempestive, necessarie per rispondere ai bisogni dei cittadini del nostro territorio».

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