L'ANALISI
29 Febbraio 2024 - 17:11
Emiliano Magni
GRONTARDO - Gli stessi striscioni apparsi sabato in curva allo Zini prima della gara con il Palermo, “Ciao Emiliano” e “Vorremmo ricordarti così”, hanno atteso sul sagrato della Chiesa di Grontardo l’arrivo del feretro di Emiliano Magni. Assieme ai tanti amici, a chi l’ha conosciuto o chi semplicemente lo ha incrociato sul proprio cammino, in un silenzio surreale e carico di tristezza. Una folla immensa, a fatica contenuta nella chiesa parrocchiale, ha voluto dare l’ultimo saluto al 32enne scomparso tragicamente una settimana fa nell’incidente di Casalromano e stringersi attorno a papà Giancarlo e a nonna Maria. Tanta commozione e lacrime per una vita spezzata troppo presto, ma che, come ha sottolineato il parroco don Diego Pallavicini, “ha lasciato una bellissima testimonianza di bene e carità”.
“Certi disegni del Signore sono misteriosi – ha proseguito don Diego – sono per noi incomprensibili, difficili da accettare. Ma solo Dio ci può consolare”. Poi il ricordo di Emiliano, ragazzo dal cuore generoso, sempre pronto ad aiutare gli altri e col sorriso sulle labbra. “Il fatto che siate qui in tantissimi a ricordare Emiliano è perché ha seminato bene, ha saputo valorizzare il bene che aveva attorno a sé, riempire la sua vita e quella degli altri con piccoli gesti di pura e sincera carità. Una presenza generosa con tutti, sempre sorridente. E sono sicuro che la domanda che risuona nei cuori di tutti in questi giorni è: perché Dio ha permesso questo? La risposta è nel vangelo di oggi. Questa vita è solo un passaggio verso l’eternità, ora è nella luce in un abbraccio eterno con la mamma Gigliola. Pensiamo a lui, a quanto ci ha insegnato e nel suo ricordo troveremo la forza di andare avanti”. Al termine della funzione religiosa il lungo corteo ha accompagnato Emiliano al cimitero per la tumulazione.
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