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Pozzaglio ci ripensa: «Fuori dall’Unione»

Il sindaco vuol fare approvare dal consiglio comunale il recesso. In una lettera alle famiglie attacca la collega di Castelverde

Luca Luigi Ugaglia

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redazione@laprovinciacr.it

25 Febbraio 2024 - 05:10

Pozzaglio ci ripensa: «Fuori dall’Unione»

POZZAGLIO - Ha una data ufficiale l’addio di Pozzaglio alla ‘santa alleanza’ con Castelverde: giovedì 29 febbraio. La terza delibera che il sindaco Biondo Caruccio vuole fare approvare dal consiglio comunale convocato alle 19,30 è proprio il ‘recesso dall’Unione lombarda di comuni Terra di Cascine’. Decisione annunciata qualche mese fa dallo stesso primo cittadino, che si era dimesso dalla carica di vice presidente e assessore dell’Unione stessa. Lo stesso aveva fatto il collega Roberto Frittoli da consigliere. A rappresentare Pozzaglio è rimasta quindi solo Arezia De Ros, che in consiglio a Pozzaglio, come capogruppo di minoranza, di Caruccio è l’avversaria numero uno.

Giovedì il voto del via libera si annuncia scontato tra i banchi della maggioranza, ma scontato sarà anche quello contrario della stessa opposizione ‘Avanti Insieme’, che senza mezzi termini boccia questa decisione definendola ‘sciagurata’. I motivi che giustificano il dietrofront della sua giunta, il primo cittadino li ha già spiegati ai suoi concittadini in una lettera distribuita alle famiglie una manciata di giorni fa.

Nella missiva Caruccio punta il dito contro la presidente dell’Unione (il sindaco di Castelverde Graziella Locci, ndr) ‘rea’, a detta del collega, di aver fatto cambiare alcune norme allo statuto che hanno ‘penalizzato gravemente il Comune di Pozzaglio’. Prima fra tutte la disparità dei numeri fra i portabandiera dei due comuni (sei per Castelverde e tre per Pozzaglio), sancendo che al timone dell’Unione sarà sempre il sindaco del Comune più grande.

«In queste modifiche – scrive in un passaggio il sindaco – si ravvisa una forma di fusione mascherata da Unione, procedura che mette in discussione l’autonomia di un consiglio comunale democraticamente eletto. La rappresentanza del Comune di Pozzaglio nell’Unione è diventata una mera presenza insignificante, pertanto ho deciso di rassegnare le dimissioni da vice presidente, assessore e consigliere. Vorrei sottolineare che tutti i lavori che sono stati realizzati sul territorio comunale di Pozzaglio non sono meriti del presidente dell’Unione, come in diverse occasioni ha dichiarato, ma al contrario ha sempre ostacolato le nostre richieste di lavoro e la partecipazione ai bandi, sia nazionali che regionali. Ultimo, tra questi, il bando giochi inclusivi della Regione Lombardia. L’adesione al Pnrr per la realizzazione del refettorio presso la scuola di Brazzuoli è stata effettuata dai comuni di Pozzaglio, Corte de’ Frati e Olmeneta, che si sono impegnati per la presentazione della documentazione necessaria per accedere ai fondi. Desidero evidenziare che il presidente dell’unione ha prestato la massima attenzione ai bandi che riguardavano il territorio di Castelverde e non dell’Unione con tre progetti esecutivi attualmente in corso sul territorio del Comune di Castelverde; oggi al Comune di Pozzaglio non resta che uscire dall’Unione per non continuare a sottometterci alle vessazioni del presidente, che ha prestato la massima attenzione ai bandi che riguardavano il territorio di Castelverde e non dell’Unione, con tre progetti esecutivi attualmente in corso sul territorio del Comune di Castelverde; oggi al Comune di Pozzaglio non resta che uscire dall’Unione per non continuare a sottometterci alle vessazioni del presidente».
Da venerdì cosa cambierà? nulla, visto che la fuoriuscita decorrerà dal primo gennaio 2025. Il Comune di Pozzaglio dovrà pagare la multa pari a 10 euro per ogni abitante prevista dallo statuto? Il sindaco Caruccio è categorico: «Non dovremo pagare nulla perchè le normative regionali in materia specificano che questa norma è superata».

La lettera pubblica del sindaco, ovviamente, è finita anche sul tavolo della collega di Castelverde che, chiamata in causa così pesantemente, passa al contrattacco e si toglie pure qualche sassolino dalle scarpe, bollando la decisione come ‘irresponsabile’. Locci difende anche l’operato della sua amministrazione, ribadendo che Castelverde non ha mai voluto considerarsi in alcun modo superiore a Pozzaglio.

«Le dichiarazioni di Caruccio non trovano alcun fondamento – rileva Locci -. Castelverde ha sempre agito nell’interesse dell’Unione, il problema sollevato dal collega, più che amministrativo, pare essere personale ed è proprio per questo che spiace molto che debba terminare una esperienza positiva che ha sicuramente innalzato la qualità dei servizi resi a tutti i cittadini. L’attuale sindaco di Pozzaglio è stato eletto a Unione costituita e a oggi non ha parametri di confronto con il passato. Ritengo gravemente irresponsabile questa scelta, noncurante della realtà nazionale che mira ad accorpare gli enti territoriali al fine di unire le forze per affrontare le numerose sfide del Pnrr».

«È evidente — prosegue Locci — che, purtroppo, Caruccio non abbia la minima consapevolezza dell’importante e faticoso lavoro portato avanti in questi 7 anni, con grande impegno, da amministratori e dipendenti dell’Unione. Forse apprezzerà ciò che è stato fatto quando in autonomia dovrà far fronte ad adempimenti e incombenze senza avere mezzi a disposizione».

Anche l'opposizione di Pozzaglio è contro il sindaco. Per De Ros, Daniela Chiari e Mauro Marinelli del gruppo ‘Avanti Insieme’ «l’uscita dall’Unione è una scelta sciagurata di amministratori impreparati che non riescono nemmeno a cogliere l’importanza che questo progetto ha per Pozzaglio. È un addio senza il promesso incontro pubblico per informare i cittadini, senza assumersi nemmeno le proprie responsabilità, accusando Castelverde di fantasiosi soprusi dei quali non risulta alcuna traccia e camuffando abilmente la vera motivazione dovuta a egocentrico orgoglio personale. È una vergognosa presa in giro per i cittadini che non sono stati informati. Un’opportunità storica per Pozzaglio sprecata. - incalza la minoranza -. Ne subiranno le conseguenze per anni tutti i cittadini in termini di carenza di servizi, aumento della tassazione e finanziamenti persi. Ribadiamo la nostra totale contrarietà alla linea politica di questi amministratori».

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