L'ANALISI
22 Febbraio 2024 - 05:10
CASALMAGGIORE - «Le giornate di nebbia hanno messo in evidenza come Casalmaggiore sia ormai priva di segnaletica orizzontale». A dirlo è la consigliera di minoranza Annamaria Piccinelli (Vivace Sostenibile) con il Movimento 5 Stelle. «Ci sono arrivate segnalazioni da Vicobellignano, da Vicoboneghisio, da Fossacaprara, dalla zona rotonda Penny — spiegano —. Già nota la condizione dell’incrocio di via Azzo Porzio, da anni con tanto di transenna, sacchi e strisce consunte, e di via Colombo, con aggiunta dei jersey in plastica bianchi e rossi, ma come sempre l’occhio si abitua e così, guardando più attentamente, ci siamo resi conto del livello di abbandono a cui sono ormai giunte quasi ovunque le strisce pedonali, le strisce trasversali, le strisce longitudinali, i segni di precedenza, gli spartitraffico».
I due gruppi segnalano che «anche in piazza Garibaldi, due delle strade in ingresso, via Porzio e via Marconi, che sfociano sull’anello, sono ormai prive di strisce trasversali. Tra l’altro, in quei due punti la precedenza è invertita — non è a destra come normalmente, ma a sinistra — quindi a maggior ragione va segnalata a terra in modo evidente, invece, le strisce e i segni di precedenza sono ormai pressoché spariti. Non avremmo certo salvato la panchina, abbattuta ormai tre volte per alta velocità, ma che da tempo sia sparita la segnaletica in quei punti, è altrettanto inconfutabile. Anche l’unico tracciato ciclabile sopravvissuto e utile ai ragazzi per andare a scuola in via Guerrazzi, è ormai invisibile».
Vivace Sostenibile e M5S rilevano che «le strisce pedonali sono ovunque semi cancellate e anche molti stop: si veda quello all’incrocio, piuttosto pericoloso, di via Vittorio Veneto, di fronte all’ex magazzino del pesce e molti altri. Sui social, negli ultimi giorni di clima sfavorevole, diverse sono le lamentele di cittadini proprio sulla segnaletica orizzontale anche fuori dal centro, ad esempio sul tratto tra Casalmaggiore e Villanova e Casalmaggiore e Martignana, ancora l’argine verso Roncadello o Via del Lazzaretto a Fossacaprara. In generale, se ci si comincia a badare, se ne ricava un discreto senso di trascuratezza diffuso».
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