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SICUREZZA STRADALE: IL REPORT

Gli incidenti calano, ma ancora troppi i morti

La Crema-Vailate è la provinciale più insidiosa, poi la Bassa per Casalmaggiore

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

21 Febbraio 2024 - 05:25

Gli incidenti calano, ma ancora troppi i morti

CREMONA - Merito della maggiore attenzione degli automobilisti, degli autovelox che invitano a togliere il piede dall’acceleratore, o delle attività di controllo e sensibilizzazione sempre più capillari messe in campo dalle forze dell’ordine? Molto probabilmente a incidere sul lieve ma costante decremento degli incidenti stradali lungo le arterie ordinarie sono, contemporaneamente, tutti i tre fattori. Se in città gli schianti registrati nel 2023 sono stati 681 (cinque in meno rispetto all’anno precedente) lungo le strade provinciali le statistiche recentemente divulgate da Aci e Istat sono più datate, ma confermano a loro volta il trend.

Sono stati 198 gli incidenti sulle sole strade provinciali prese in considerazione dall’Aci, con in testa la Crema-Vailate che nel 2022 ha registrato 16 sinistri e 26 feriti. Segue la Bassa di Casalmaggiore (sp 85) con 13 incidenti e 20 feriti, mentre al terzo posto negativo c’è la Crema-Capralba (10 incidenti e 16 feriti). Il numero basso di schianti, però, non ci toglie il secondo posto regionale per indice di mortalità su arterie provinciali (clicca qui per i dati completi)

CONFRONTO 'FALSATO'

A livello generale Aci e Istat precisano che il 2022 è stato caratterizzato da una netta ripresa della mobilità e, come conseguenza, anche dell’incidentalità stradale dopo gli anni in cui la pandemia ha visto la sua fase più acuta. Rispetto al 2020 e 2021 dunque si registrano incrementi a livello nazionale (165.889 gli incidenti, vale a dire +9,2%) ma nel confronto con il periodo pre Covid si nota appunto un costante calo. Dal 2019 al 2022, infatti, in Italia sono scesi sia incidenti sia feriti: rispettivamente -3,7% e -7,4%. Le limitazioni legate alla pandemia, dunque, falsano il confronto col passato. E lo si capisce anche scorrendo le statistiche locali. In città, ad esempio, gli incidenti con feriti sono stati 253 nel 2020; 337 nel 2021 e 354 nel 2022.

Inserendo nel confronto il 2019, però, si scopre che c’è stato un significativo calo visto che all’epoca erano stati 399. Considerando tutte le strade del territorio, nel 2022 Istat ha registrato 987 sinistri con feriti, mentre nel 2019 erano stati 1.093 e nell’ormai lontano 2010 erano stati addirittura 1.226. La diminuzione degli eventi rispetto al periodo pre Covid è confermata pure a livello regionale: nel 2022 in Lombardia ci sono stati infatti 28.786 incidenti con feriti, contro i 32.560 del 2019 e i 39.322 del 2010.

PROVINCIALI E PAESI A RISCHIO

Fra le strade provinciali prese in esame dall’ Aci (va precisato che ne mancano alcune, come ad esempio l’ex statale Codognese) quella più a rischio sembra essere appunto la sp 2 cremasca. Fra quelle con più incidenti ci sono anche la Seniga-Isola Pescaroli, quella di Persico, la Rivoltana, la sp 84 di Pizzighettone, la Castelleone-Montodine e la Crema-Salvirola. Per quanto riguarda i territori, Istat mette naturalmente al primo posto i centri con più abitanti: Cremona con appunto 354 incidenti con lesioni nel 2022, Crema con 132, Casalmaggiore con 30. Seguono Castelverde con 27 sinistri, 44 feriti e due morti; Castelleone con 22 sinistri e 30 feriti; 20 incidenti a Pandino così come a Robecco; 19 a Spino d’Adda; 17 a Soncino e 15 a Soresina.

INDICE DI MORTALITÀ

Con 10 morti lungo le strade nell’arco del 2022, la nostra provincia si colloca purtroppo al secondo posto lombardo per indice di mortalità sulle sole strade provinciali (fonte Aci): 4,55%. A fare peggio solo Sondrio con 5,56 e segue Pavia con 4,27. Anche l’indice di gravità degli incidenti ci vede secondi, con 3,35, sempre preceduti da Sondrio con 3,49 e seguiti da Pavia con 2,9. Insomma, meno incidenti rispetto alla media delle strade provinciali regionali, ma il rapporto schianti-vittime è ancora troppo alto. Leggermente diversi i dati forniti da Istat e pubblicati anche sul sito web della Provincia di Cremona: per quanto riguarda le strade urbane il nostro territorio si collocherebbe a fondo classifica con uno 0,80% di indice di mortalità, dato che sale al 3,67% sulle altre strade ma che è comunque lontano dal record di Brescia pari al 4,87%.

LA SITUAZIONE IN CITTÀ

Nel corso del 2023, in cima alla classifica delle strade di Cremona dove si verificano più incidenti c’è la Castelleonese: 56 sinistri (erano stati 72 nel 2022, 46 nel 2021, 27 nel 2020 e 53 nel 2019). Facendo la media degli ultimi dieci anni, in via Castelleone risultano almeno 39 incidenti all’anno. Subito dopo viene via Mantova, dove nel 2023 i sinistri sono stati 42 e la media degli ultimi dieci anni è però più alta: 48 sinistri all’anno. Al terzo posto di questo podio negativo c’è via Bergamo, con 30 sinistri nel 2023 e una media annuale di 29. Seguono via Zaist, viale Trento Trieste, via Persico, via Seminario, via del Giordano, via Giuseppina, via Eridano, via Brescia, viale Po, viale Concordia, via Milano, via Massarotti, via Ghinaglia. Le strade con meno incidenti tra quelle più utilizzate sono state via Trebbia (12 sinistri), via Ghisleri (10) e via Postumia (15).

«RAGAZZI, GUIDATE CON RESPONSABILITÀ»

Ha preso il via ieri mattina all'Itis Torriani, in un incontro di due ore con le classi 5a A del Liceo sportivo, 4a D e 5a B del Liceo scientifico applicato, accompagnate dalla professoressa Alessandra Lazzari, l'iniziativa «Guido sicuro responsabilmente», promossa dal Rotary club Cremona insieme alla Polizia stradale e alla Croce Rossa italiana e con la collaborazione di Ats Val Padana, rappresentata nell'aula da Angela Manco, assistente sanitaria per la prevenzione dei fattori di rischio comportamentali.

Il progetto si inserisce nella campagna di prevenzione per la sicurezza stradale, ha stretta attinenza con l'educazione civica ed è rivolto agli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori neo-patentati o in procinto di conseguire la patente di guida. Ha aperto l'incontro con un saluto la dirigente scolastica Simona Piperno, ringraziando gli organizzatori per l'occasione di arricchimento e di confronto offerta agli studenti nel presentare le regole fondamentali dell'educazione stradale.

torriani

Dopo una breve introduzione di Alceste Bartoletti, che ha ideato e coordina l'iniziativa, il presidente del Rotary Cremona Claudio Bodini ha offerto ai ragazzi alcuni elementi di riflessione a partire dalla considerazione che «quello che può succedere su una strada è imponderabile» e che comportamenti irresponsabili possono comportare la morte, propria o altrui, o conseguenze invalidanti permanenti. Per la Polstrada è intervenuto l'assistente capo coordinatore Matteo Mennella, accompagnato dall'agente Francesca Dascanio. Mennella, partendo dai dati preoccupanti degli incidenti (quasi 166mila nel 2022) ha portato all'attenzione degli studenti, anche mediante ricostruzioni in video, alcuni esempi di omicidio stradale che hanno avuto giovani come vittime o come responsabili, sottolineando che «la vera sicurezza stradale» la crea il cittadino con il proprio comportamento.

Ha poi richiamato l'esigenza di mettersi alla guida con tasso alcolico zero (imposto per legge ai neo-patentati e ai minori di 21 anni) e il valore dell'amicizia che non consente, come purtroppo è capitato con esito tragico, di andarsene a piedi abbandonando solo al volante chi aveva bevuto troppo, senza neppure segnalare il pericolo alle forze dell'Ordine. L'avvocato Davide Barbato, consigliere della Cri, e Silvia Ardoli, delegata dell'area innovazione, hanno illustrato le principali nozioni di primo soccorso ricordando che di fronte a un incidente nel quale si è coinvolti o del quale si è testimoni, la prima cosa da fare è di chiamare al telefono il 112 per attivare un soccorso qualificato di emergenza, dando indicazioni le più precise possibili (a partire dal luogo del sinistro), dominando l'agitazione del momento e rimanendo vicini alle persone ferite.
La seconda parte della mattinata si è invece svolta nella palestra dell'istituto con la prova pratica di tennis in carrozzina, che, introdotta dalla testimonianza dell'atleta Chiara Pedroni sulla propria esperienza traumatica, ha coinvolto direttamente alcuni studenti, seguiti da Bartoletti e dall'allenatore della Canottieri Baldesio Roberto Bodini. Nel contempo i dirigenti del Rotary (il presidente Bodini e la segretaria Sarah Triboldi) hanno avuto modo di presentare l'identità e gli scopi del sodalizio.

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