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PALAZZO PIGNANO

Dagli scavi emerge la testa di Minerva

Si tratta di un ritrovamento raro considerato l'epoca della villa

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

07 Febbraio 2024 - 11:10

Dagli scavi emerge la testa di Minerva

Furio Sacchi e la testa di Minerva

PALAZZO PIGNANO - Il ritrovamento risale a sei mesi fa, ovvero in concomitanza con l'ultima campagna di scavi effettuata dagli archeologi della Cattolica nell'area della villa tardo romana. Ma l'ufficializzazione è stata data solo ieri da Furio Sacchi docente responsabile delle ricerche, in accordo con la sovrintendenza ai beni culturali e artistici di Cremona e Mantova. Informata ovviamente anche l'amministrazione comunale. Una testa di Minerva, dea della giustizia e della saggezza, è stata rinvenuta dagli studenti del professor Sacchi.

Un ritrovamento assolutamente raro considerando l'epoca della villa, giunta al suo apice ormai in pieno cristianesimo, era il IV-V secolo dopo Cristo. Un tale simbolo pagano non si sa come è scampato alla distruzione, all'oblio. Com'era solito avvenire il marmo, il materiale di cui è fatta la testa, si recuperava per altre costruzioni. A maggior ragione se rappresentava una divinità che doveva essere cancellata dalla memoria per affermare la nuova religione. Dopo alcuni mesi di indagini e verifiche Sacchi, che insegna archeologia classica in Cattolica, e il suo team hanno potuto affermare con certezza che si trattava di un reperto molto più antico rispetto alla datazione della villa, centro agricolo autosufficiente che rappresenta una testimonianza fondamentale della presenza romana nel Cremasco.

Dopo il restauro la testa verrà esposta nell'Antiquarium, il piccolo museo a poche decine di metri dagli scavi e dalla pieve di San Martino, che ospita i reperti emersi in questi decenni dall'area archeologica. Da quanto è emerso dagli studi condotti sul ritrovamento, la statua della dea doveva misurare circa un metro, un metro e venti centimetri di altezza. Probabilmente non era sola, ma faceva parte di un ciclo di sculture. E' stata ritrovava a fianco dei resti della grande sala absidata della villa. Magari era una scultura destinata a un luogo di studio, essendo appunto minerva dea della saggezza e della giustizia, ad esempio una biblioteca.

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