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IL NODO PARCHEGGI

Invasione di Carnevale: stress test per la sosta

In arrivo migliaia di visitatori: scatta la caccia a uno stallo libero nel perimetro della città. E i display luminosi in tilt ormai da anni rischiano di complicare ulteriormente la situazione

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

04 Febbraio 2024 - 05:25

Invasione di Carnevale: stress test per la sosta

CREMA  - E il turista dove lo metto? O meglio, dove mette il turista la propria automobile? Crema sta per essere invasa da migliaia di visitatori, in occasione delle sfilate del Carnevale che iniziano oggi. Ma il problema dei parcheggi esiste e non va sottovalutato. Già nelle giornate festive senza manifestazioni di richiamo, trovare uno stallo libero è un’impresa. E diventa ancora più complicato del solito farlo in una giornata in cui la città sarà invasa da chi intende partecipare al Carnevale e quando una determinata zona è transennata e i posti auto di conseguenza diminuiscono.

Ad aggiungere il famoso carico da undici c’è poi la situazione dei display luminosi. In teoria dovrebbero indirizzare gli automobilisti verso i parcheggi che dispongono di posti liberi. In pratica, non essendo attendibili in quanto malfunzionanti, diventano fuorvianti.

Proprio sul tema delle indicazioni ingannevoli è intervenuto il consigliere comunale Simone Beretta di Italia Viva, che ha presentato un’interpellanza da discutere in aula degli Ostaggi e per la quale ha richiesto una risposta scritta. «Credo che l’attuale gestore dei parcheggi a pagamento non stia rispettando le condizione pattuite con l’amministrazione comunale. È passata una vita da quando chi amministra la città ha dato in gestione questi parcheggi e entrambi i concessionari non hanno ottemperato agli impegni presi, così che ancora oggi i cittadini quotidianamente si sentono presi in giro, vagando a vuoto con la propria macchina alla ricerca di uno spazio segnalato libero, che invece libero non è».

Fatta la premessa, nella sua interpellanza, Beretta pone una serie di quesiti all’amministrazione comunale: «Perché viene consentito all’attuale gestore di non rispettare quanto convenuto negli accordi scritti? Qual è la ragione per la quale, se non si rispettano gli impegni presi, gli uffici comunali non procedono alla revoca della convenzione in essere con il privato? Da quanti anni gli accordi presi non vengono rispettati? Sono previste delle penali? Sono state applicate?».

Quella di non riuscire a far rispettare le convenzioni sembra rappresentare una costante per il Comune. Basti pensare a quelle in atto per le gestioni di centro natatorio e bocciodromo.

I parcheggi a pagamento in città (i cosiddetti stalli blu) erano stati affidati in un primo momento alla società Gestopark, che aveva avviato il posizionamento dei totem luminosi informativi, indicanti i posti liberi. Dal mese di maggio del 2021, la gestione della sosta veicolare a pagamento in città è passata a Ica. Il nuovo gestore aveva organizzato subito un rifacimento completo dei 1.188 stalli blu. Ica si era aggiudicata la gara d’appalto con un’offerta al rialzo del 22,15% sul canone di concessione. La società, con sede a Roma, in cinque anni verserà all’amministrazione comunale la cifra complessiva di 3.744.999 euro, ovvero 749mila euro l’anno. Il canone fisso alla base di partenza della gara ammontava a 615mila euro. L’offerta di Ica, sensibilmente superiore a quella delle altre società partecipanti, era stata esaminata e ritenuta congrua dalla commissione che aveva valutato le proposte che erano pervenute. Non erano mancate polemiche a livello politico per la difformità delle offerte. In seguito, le polemiche erano state dettate dai disservizi della gestione.

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