L'ANALISI
28 Dicembre 2022 - 05:25
I led poco attendibili
CREMA - Paline intelligenti, anzi no. Perché la rete dei display che conteggia (o meglio: dovrebbe conteggiare) in tempo reale il numero di posteggi liberi in città si dimostra affidabile come «una diagnosi alla prima stretta di mano», direbbe George Bernard Shaw. Il problema è annoso e Ica, che gestisce i parcheggi a pagamento dal maggio del 2021, non sembra aver ancora trovato soluzioni efficaci: le cifre che compaiono sui cartelli collocati in prossimità delle principali aree di sosta non corrispondono per niente all’effettiva disponibilità di stalli. Con buona pace degli automobilisti a caccia di un’oasi di asfalto dove spegnere il motore della propria quattro ruote. Ieri, l’ennesima controprova.
Martedì, giorno di mercato: la prospettiva di un posteggio non ancora occupato in centro storico è un autentico miraggio. In piazza Marconi — il parking più prossimo ai banchi degli ambulanti — gli stalli sono sold out e negli spazi angusti tra il ciottolato e i marciapiedi non sono rare le vetture che stazionano pericolosamente in doppia fila. Insomma: l’operazione-sosta è una missione impossibile. Eppure, quando l’orologio segna un quarto a mezzogiorno, i led che lampeggiano a ridosso della rotonda tra viale Europa e via Boldori annunciano 19 posti liberi nel reticolato a strisce blu che si spalanca a pochi metri dal mercato coperto. Ben più di un’automobilista si aggrappa alla promessa digitale a due cifre e si dirige in piazza con convinzione. Salvo trovarsi di fronte, pochi istanti dopo, a una spianata di veicoli che azzera la fiducia in un «amen». E il tour alla ricerca di un rettangolo di strada vacante riprende disperato.
Sullo stesso cartello pulsa un secondo numero che risulta — se possibile — ancor più beffardo: quel «166» che spicca accanto alla scritta «via Verdi». Sì: proprio il regno del mercato, in questo preciso momento ingombro di ogni sorta di mercanzia e, perciò, interdetto al traffico. Viene da pensare, con ironia colma di amarezza: «I sensori funzionano alla perfezione, se non hanno rilevato neppure un’auto in sosta».
Va da sé che il risultato è nient’altro che un’informazione ingannatrice. Tanto più che lo sgradevole disservizio si ripropone, identico, a porta Ombriano, dove la palina smart comunica gaudio magno che in via Verdi sono 151 i parcheggi pronti ad accogliere le automobili.
L’amministrazione comunale, nell’incarico affidato a Ica ormai più di un anno e mezzo fa, aveva preteso di porre rimedio ai disagi causati da un sistema informativo evidentemente mal funzionante. A proposito, l’assessore alla partita, Gianluca Giossi, ieri ha annunciato l’avvio imminente di nuove verifiche.
Intanto il front office di Ica, contattato dalla redazione per ottenere ragguagli sul prolungato disservizio, ha girato la richiesta al proprio ufficio tecnico. Se i chiarimenti formali possono attendere, quello che non è differibile è un intervento risolutivo sui contatori dei parcheggi: dei «proclami» a luci led nessuno si fida più.
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