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CREMONA. TRIBUTI LOCALI AI RAGGI X

Accertamenti su Imu e Tari: oltre 5,6 milioni non pagati

Dal Comune più di 4.000 avvisi. Manzi: «Lotta all’evasione serrata, ma riscossione complessa»

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

30 Gennaio 2024 - 05:25

Accertamenti su Imu e Tari: oltre 5,6 milioni non pagati

CREMONA - Va avanti l’impegno serrato del Comune contro l’evasione fiscale, ma significa che resta alto (anzi altissimo) il numero di quanti non pagano: più di 4.000 gli avvisi di arretrati Imu e Tari appena emessi, per un importo complessivo di 5,6 milioni di euro relativi, quindi, a somme non saldate dai contribuenti. Si può dunque affermare che il Comune nell’anno appena concluso ha rilevato 2.701 posizioni non in regola con il pagamento dell’Imu e 1.397 che hanno eluso il saldo della tassa rifiuti. Tentare di recuperare questa somme è un’azione importante nell’ottica dell’equità fiscale.

«GRANDE LAVORO»


Per l’assessore al Bilancio Maurizio Manzi si tratta di un’operazione ormai ordinaria, la cui bontà è stata riconosciuta anche dalla Corte dei conti nell’ormai famosa e recente delibera, discussa in consiglio comunale: «La Corte dei conti non ha mai contestato il nostro impegno sul fronte della lotta all’evasione, anzi - precisa nuovamente Manzi -. Anche perché si tratta di un impegno che va avanti da nove anni e che ci ha portato ad accertare ogni anno 5-6 milioni. Il punto, che ci accomuna agli enti locali di tutta Italia, è quanto viene effettivamente incassato rispetto a quanto accertato. E pur essendo in aumento anche le riscossioni, purtroppo non dipendono da noi».

Il problema, dunque, è proprio chi - nonostante avvisi e solleciti che comportano una notevole mole di lavoro per l’ente - continua a non pagare.


PERCENTUALI IN AUMENTO


Dal 2021 al 2022 la percentuale di riscossione di Imu e Tasi è passata però dal 24,4 al 47,66%. Per quanto riguarda la Tari si è passati dal 36,31 al 44,19%. E seppure non ancora definitivo, anche il dato 2023 registrato proprio dalla Corte dei conti (pagina 5 della delibera dello scorso dicembre) relativo alla Tari risulta in salita: riscossione al 49,86% al 15 novembre scorso. «I dati sulla riscossione sono in miglioramento, come ho sottolineato nell’ultimo consiglio comunale - continua Manzi -, ma il discorso è molto complicato. Prima e dopo l’emissione degli avvisi ci sono vari solleciti, poi si parte con le azioni coercitive. Il lavoro che tutto questo comporta per il Comune è elevato. Ma, ripeto, non ci è mai stato contestato questo impegno nella lotta all’evasione».

I NUMERI DAL 2022


Tornando ai recenti avvisi, l’atto firmato dal vice segretario generale Mario Vescovi riguarda gli accertamenti emessi il 15 dicembre scorso: «4 milioni e 358mila euro per l’Imu e un milione 257mila euro per la Tari». Viene anche fatto riferimento alle precedenti determinazioni del 2023: quella del 22 giugno parlava di un milione e 99mila euro di accertamenti Imu e 504mila euro di accertamenti Tarsu degli anni precedenti; quella del 3 ottobre parlava di 2 milioni e 797mila euro di Imu e 894mila euro di Tarsu. E ancora: nel 2022, a dicembre, gli avvisi erano stati per l’Imu 3.818 per un totale di 3 milioni e 537mila euro, 

LE TASSE STATALI


Durante i due mandati di Gianluca Galimberti il Comune ha recuperato dunque oltre 40 milioni di euro. Decisamente più complesso invece l’accertamento e il recupero delle tasse di competenza statale, sul quale nelle scorse settimane ha fatto luce la Cgia di Mestre: ha spiegato come nel 2022 grazie ai Comuni siano stati recuperati ‘solo’ 6 milioni di euro in tutta Italia: lo 0,007% dei 90 miliardi di euro che ogni anno i trasgressori trattengono indebitamente. Cremona si è piazzata al 26° posto nazionale.

«Quando ci è possibile le segnalazioni le facciamo - ci aveva spiegato proprio Manzi -, ma è difficile intercettare i trasgressori in ambito di tassazione nazionale. Si tratta di un’attività specifica che, proprio come spiegato dalla Cgia, richiede tempo e competenze specifiche. Servirebbe un progetto nazionale, per metterci nelle condizioni di fare queste verifiche. Ben diverso il discorso della lotta all’evasione locale. In questo caso l’impegno da parte nostra è infatti massiccio e costante. Siamo partiti con 2 milioni nel 2014 e siamo andati via via salendo, arrivando ad oltre cinque milioni recuperati nel 2022». Saliti ancora, appunto, nel 2023.

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