L'ANALISI
23 Dicembre 2023 - 18:57
Piazza del Comune
CREMONA - Ancora il bilancio del Comune sotto la lente della sezione regionale della Lombardia della Corte dei Conti. Una nuova analisi, dopo quanto già comunicato un anno fa. I magistrati contabili certificano alcuni miglioramenti sul recupero di parte dell’evasione, ma non mancano i moniti. «Si accerta – scrivono i magistrati contabili – il persistere della bassa riscossione in conto residui delle entrate, in particolare, da sanzioni per violazione al codice stradale, e da evasione tributaria. Poi, il tardivo riconoscimento del debito fuori bilancio e la mancata adozione della deliberazione di ricognizione dei fondi non nativi del Piano nazionale di ripresa e resilienza».
L’assessore al Bilancio Maurizio Manzi non si dice preoccupato di questo secondo intervento della Corte dei Conti. «Ce l’aspettavamo ci dicono di continuare con le attività e le azioni che abbiamo messo in campo nell’ultimo anno, in quanto hanno dato dei risultati. Le difficoltà di riscossione non sono certo una nostra peculiarità. Basta chiamare l’agenzia delle entrate, ma è un dato di fatto che vale per qualunque amministrazione».
E’ di ieri un analogo monito che la Corte ha rivolto alla Provincia. «Noi facciamo una grande attività di contrasto all’evasione, tant’è che recuperiamo quattro milioni di euro all’anno. In 10 anni abbiamo emesso accertamenti per 43 milioni di euro, che comprendono sanzioni e interessi. Sulla mancata adozione della deliberazione dei fondi non nativi del Pnrr, ci viene chiesto di dare visibilità di qual è la situazione. In sostanza ci chiedono un monitoraggio. Ogni volta, dopo le nostre risposte, la Corte ci ha fornito riscontri positivi».
I dati evidenziano una situazione altalenante. «Si riporta – proseguono i magistrati – il prospetto sui residui attivi trasmesso dall’ente, che evidenzia la persistente difficoltà nella riscossione, in particolare, delle entrate da sanzioni al codice stradale. In ripresa le entrate Imu/Tasi. In miglioramento le entrate Tari». Le osservazioni sull’esame dei rendiconti finanziari 2021 e 2022, proseguono.
«L’Ente presenta un accantonamento per fondo crediti di dubbia esigibilità pari a 18.007.200 euro nel 2022, in riduzione rispetto al 2021, in cui è stato di 20.630.000 euro. L’importo accantonato in relazione alla difficile esazione di ammende per contravvenzioni alle norme sulla circolazione stradale e ai regolamenti ammonta a 4.500.000 euro. Rappresenta, assieme alle entrate Imu/Tasi arretrate e a Tari, una delle tre voci più rilevanti del fondo, incrementato di 5.806.070 euro in sede di bilancio previsionale e ridotto di 8.428.870,45 euro nel rendiconto».
Viene anche descritto in che termini si sia arrivati a questo risultato. «La riduzione nel 2022 ha interessato le tre voci menzionate, vale a dire, le entrate da Imu/Tasi arretrate, da ammende e da Tari. In particolare, l’accantonamento Imu/Tasi è stato ridotto di 3.881.800 euro (l’importo 2021 era di 6.810.000 euro), quello da ammende/contravvenzioni di 2.499.000 euro, nel 2021 era 5.5 milioni di euro. Infine, quello relativo alle entrate da Tari di 1.458.000 euro, dai 5,8 milioni di euro del 2021».
Poi i magistrati concludono. «Si raccomanda il continuo monitoraggio dell’attività di riscossione dell’evasione, attesa la rilevanza ai fini dell’equilibrio di bilancio. L’inefficienza dell’attività di riscossione, imponendo il cospicuo accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità e, nei casi di specifica destinazione (come per le sanzioni al codice stradale), anche il vincolo della cassa, determina il blocco di una parte significativa di risorse. Con la duplice conseguenza negativa per l’ente, e per la collettività, del mancato introito delle entrate e della sottrazione delle risorse in dotazione al perseguimento delle finalità istituzionali».
Secondo Fratelli d’Italia “praticamente tutti gli anni amministrati dal Centro Sinistra hanno portato rilievi da parte della magistratura contabile. Questo smentisce – se ce ne fosse ancora bisogno - i toni trionfalistici utilizzati sempre dall’amministrazione per presentare i propri bilanci in Consiglio Comunale. E a dire che i conti non tornano non è l’opposizione di centrodestra ma la Corte dei Conti”.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris