L'ANALISI
28 Gennaio 2024 - 17:33
CREMONA - Stese sulla cattedra, le magliette indossate in una carriera costellata di successi. Un arcobaleno dipinto di grigiorosso, di blucerchiato e, soprattutto, di azzurro: quello della Nazionale e del Chelsea, certamente, ma anche quello indossato — in deroga al bianconero d’ordinanza — nella trionfale notte dell’Olimpico. Puntati sull’infilata di casacche, gli occhi dell’intera aula magna del liceo Manin, dove gli studenti si sono riuniti per ricordare e celebrare Gianluca Vialli attraverso le parole dei nipoti del campionissimo, Brando e Riccardo Vialli.
«Sono stato felicissimo di ricevere l’invito degli alunni — ha commentato quest’ultimo — e la risposta è stata ottima. Credo che in eventi come questo si possa davvero far rivivere la passione di Gianluca per lo sport, stando in mezzo ai giovani e parlandone con lor».
E poi: «Ai ragazzi ho parlato non solo della carriera di Luca e dei suoi traguardi sportivi, ma anche del suo lato umano, dalla fondazione di Agropolis fino al periodo della malattia. Ai ragazzi ho spiegato come Luca sia stato un esempio per me e per moltissimi altri e che può ancora esserlo anche per la loro generazione. Gli studenti si sono sciolti, siamo riusciti a fare una bella chiacchierata in un’atmosfera più informale. Uno scambio molto interessante sul calcio e sui tanti progetti che possono nascere intorno al mondo dello sport».
L’incontro dedicato a Vialli — coordinato dall’allieva del Manin Iris Ferrari — è stato il momento centrale dell’assemblea studentesca del liceo classico e linguistico. I rappresentanti di istituto, Cesare Preti, Giulia Carubelli, Anna Bonaventura e Bernardo Favini hanno organizzato una serie di iniziative di carattere sia culturale che divulgativo. Favini e Preti hanno proposto un incontro dal titolo ‘Rap e la letteratura’ tessendo il fil rouge che lega i brani hip hop e la letteratura europea.
Daniel Reyes, studente del Mit, Istituto di Tecnologia di Boston, ospite in queste settimane del Manin nell’ambito di un progetto didattico internazionale, ha parlato agli studenti della sua esperienza di studio della matematica e della fisica nella prestigiosa università americana.
Leon Benyacar, allievo del liceo linguistico, ha invece organizzato un corso di scacchi. Filippo Biaggi, docente di religione, ha tenuto una presentazione riguardante i monaci e la storia della birrificazione. È stato considerato anche il mondo della moda, grazie all’intervento di Viola Alquati e Giulia Carubelli sul fenomeno della Birkin, la borsa Hermès che spopola tra le giovani negli ultimi anni. Azzurra Marenghi e Giorgia Carpella hanno illustrato agli studenti un percorso di sensibilizzazione sul doping.
Nell’incontro con l’insegnante Matteo Arienti si è parlato del ruolo della fotografia nell’evoluzione dell’arte moderna. La prospettiva di un futuro viaggio all’estero per gli studenti delle classi quarte è stata spiegata da Anna Bonaventura, Avril De La Espriella e Ester Proserpio, che hanno raccontato l’esperienza vissuta lo scorso anno. Tommaso Palamini e Virginia Zagni hanno portato al Manin la descrizione artistica e architettonica della Sagrada Familia di Barcellona. Infine il docente di religione don Giovanni Tonani ha parlato della scrittura e dell’alfabeto della lingua ebraica. Anche alcuni ex studenti del liceo continuano con entusiasmo ad arricchire di contenuti l’organizzazione delle assemblee attraverso incontri tematici e dibattiti.
Tra loro, Giulio Solzi si è reso disponibile per parlare agli studenti delle opere e della vita di Ezra Pound, poeta e critico statunitense. I dibattiti hanno riscosso largo successo; gli studenti hanno portato, in particolare, numerosi spunti di riflessione sulla situazione geopolitica contemporanea: gli alunni si sono confrontati grazie anche alla mediazione dei quattro ‘giudici’ che hanno reso giusto e arbitrario l’intero dibattito. L’assemblea ha suscitato un notevole interesse. La formula proposta quest’anno dai rappresentanti di istituto ha centrato l’obiettivo primario: la partecipazione.
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