Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

SPINO D'ADDA

Impiegati all’osso: documenti in trasferta

Per accelerare i tempi di rilascio della carta d’identità c’è chi si rivolge al Comune di Dovera

La Provincia Redazione

Email:

redazioneweb@laprovinciacr.it

18 Gennaio 2024 - 05:15

Impiegati all’osso: documenti in trasferta

SPINO D'ADDA - Carenza di personale, difficilmente rimediabile con concorsi e bandi che spesso vanno deserti. Si allungano non poco i tempi di rilascio delle carte d’identità in Comune e c’è chi emigra a Dovera, per avere il documento in tempi ragionevoli. Alcuni utenti si sono sfogati sui social, ma il sindaco Enzo Galbiati difende gli operatori. «Sono in pochi, assolutamente insufficienti per la mole di lavoro. Per questo motivo, in alcuni casi, ma non per le emergenze, gli appuntamenti si possono dare solo a oltre un mese di scadenza».

Il problema non riguarda solo l’ufficio anagrafe, ma anche quello ragioneria e tributi e tecnico. «Non siamo i soli ovviamente — prosegue Galbiati — la scarsità di impiegati e tecnici riguarda moltissimi enti locali. Per cercare di trovare forze fresche, promuoveremo noi stessi un bando e ci siamo iscritti per poter pescare dai candidati dei due concorsi, che sta effettuando il Comune di Pandino».

Tornando ai tempi lunghi per le carte d’identità, alcuni spinesi sono andati a Dovera, riuscendo ad avere il rinnovo dei documenti in una settimana anziché dopo oltre un mese.

«In anagrafe riusciamo a garantire 1.300 rinnovi di carte d’identità l’anno, Dovera ne fa meno della metà pur avendo lo stesso numero di impiegati nostri. La nostra incaricata non fa solo questo lavoro, ha molte altre incombenze. Sino a qualche mese fa avevamo un ragazzo in ufficio anagrafe che ci aveva dato una grossa mano nell’azzerare gli arretrati. Poi è finito il contratto e non si trovano altri candidati. Le emergenze le copriamo».

Come sovente accade in questi casi, le lamentele di chi è dovuto emigrare a Dovera hanno fatto il giro del paese. «Ho sentito anche di commenti offensivi — sottolinea il primo cittadino —: ricordo a tutti che al di là del vetro ci sono delle persone che stanno lavorando e devono confrontarsi con cittadini che hanno sempre maggiori esigenze. Non si occupano solo di un settore, avendo il Comune carenze di personale in vari ambiti, devono fare di necessità virtù. Molti degli operatori, in particolare chi lavora in anagrafe, proprio per star dietro a tutto sono addirittura in arretrato con le ferie».

La soluzione, oltre a nuove assunzioni, sarebbe di poter fornire un appoggio tramite la ‘dote comune’, che permetterebbe di introdurre nuove figure negli uffici. «Purtroppo le ultime richieste che abbiamo presentato sono state bocciate — conclude il sindaco Galbiati —: non demordiamo e ci riproveremo».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400