L'ANALISI
09 Gennaio 2024 - 10:35
PANDINO - Volutamente posizionate senza sella dal Comune nelle rastrelliere alla base del ‘Fredo’, il monumento ai Caduti di piazza Vittorio Emanuele III, le due biciclette sono già state oggetto di vandalismi e furti. Presi di mira i cestini, contenenti i vasi di fiori. Sparita una camera d’aria con annesso pneumatico.
«Le due bici – chiarisce l’assessore Francesco Vanazzi – erano state posizionate agli estremi dei porta biciclette per rendere visibili le rastrelliere agli automobilisti mentre escono e entrano nei parcheggi della piazza. Purtroppo ci sono stati dei danneggiamenti nei mesi scorsi, durante queste manovre. Insieme a questa soluzione abbiamo adottato i catarifrangenti».
In Comune non avevano fatto i conti con i vandali. Il fatto di aver tolto la sella alle due bici, evidente deterrente anti furto, non è stato sufficiente. «Le biciclette – conclude Vanazzi – volutamente rese inutilizzabili in modo che non venissero rubate avevano però un cestino sul manubrio, usato come vaso fiorito. Purtroppo l’attività vandalica non conosce limiti».
Le bici, oltre a rendere evidente agli automobilisti la presenza della rastrelliera, hanno anche un evidente funzione decorativa e promozionale, contando soprattutto sul fatto che molti turisti arrivano in sella a visitare il paese e in particolare il Fredo, reso iconico in tutto il mondo grazie alle scene del film premio Oscar ‘Chiamami con il tuo nome’, in cui i protagonisti arrivano all’ombra del monumento proprio in bicicletta.
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