L'ANALISI
06 Gennaio 2024 - 05:05
(foto di repertorio)
CASALMAGGIORE - Laboratorio di analisi dell’ospedale Oglio Po a rischio? Se lo chiedono i consiglieri regionali di minoranza del Pd Matteo Piloni e Marco Carra, ma Asst di Cremona smentisce in modo categorico.
«La situazione difficile che sta vivendo l’ospedale Oglio Po, con la persistente chiusura del punto nascite, si aggrava di una possibile ulteriore perdita di servizi quale il laboratorio di analisi», osservano i consiglieri regionali. «Un trasferimento di questo servizio comporterebbe l’impoverimento della struttura e un suo conseguente depotenziamento. Non può essere questa la direzione per riqualificare la sanità pubblica di un territorio vasto come quello dell’alto mantovano e casalasco, bacino di utenza dell’Oglio Po. Chiediamo all’assessore al Welfare Guido Bertolaso di fornire chiarimenti in merito al laboratorio di analisi e di procedere con la richiesta per la riapertura in deroga del punto nascite, come aveva annunciato qualche mese fa, rispondendo a una nostra interrogazione».
Carra commentano una notizia di stampa, proveniente dal Mantovano, di un possibile trasferimento del laboratorio di analisi dell’ospedale Oglio Po all’ospedale di Cremona.
«Queste notizie ci rendono ancor più determinati a chiedere a Bertolaso la riapertura in deroga del punto nascite chiuso dal 2018 e di salvaguardare l’ospedale Oglio Po da ogni altro possibile depauperamento di servizi. Le responsabilità sono esclusivamente di chi chi governa — precisano i consiglieri dem — e quindi di Regione Lombardia, che deve tener conto anche delle aree più periferiche. Da parte nostra continueremo a incalzare la Regione per tutelare i cittadini dei nostri territori».
Piloni e Carra hanno presentato un’interrogazione sul punto nascite ancora chiuso a cui Bertolaso ha risposto con un impegno a chiedere la deroga al ministero. Oggi chiedono rassicurazioni e impegno anche a salvaguardare il laboratorio di analisi.
Dal canto suo, il consigliere di minoranza del Pd Mario Daina auspica che la voce non sia fondata: «Sappiamo che nel Mantovano c’è qualcuno a cui fa piacere se l’Oglio Po è in difficoltà, ma noi ovviamente siamo di avviso opposto e vigiliamo costantemente perché il nostro ospedale continui a funzionare e sia potenziato. L’attenzione deve essere sempre al massimo livello e anche in questa ultima occasione ci siamo mossi subito perché la questione emersa venga affrontata e non lasci alcun dubbio. Siamo anche in una fase di cambio di dirigenti e riteniamo nostro compito vigilare su tutti gli aspetti affinché non vi siano ridimensionamenti di alcun tipo».
L’Asst, intanto, ieri ha diffuso una nota molto secca intitolata «Il laboratorio analisi dell’Oglio Po resta dove è e per i cittadini non cambia nulla» e prosegue: «La notizia ‘Ospedale Oglio Po: dopo il punto nascite a rischio il laboratorio analisi’ uscita in questi giorni sulla stampa – scrive la struttura della comunicazione e relazioni esterne dell’Azienda socio sanitaria di Cremona – è priva di fondamento: per il laboratorio analisi dell’Oglio Po non è previsto nessun trasferimento e pertanto non verrà trasferito. Per i cittadini non cambia nulla. Il ‘riordino dei laboratori’ disposto nella delibera regionale (7.044) comporterà l’eventuale rimodulazione dell’attività di processazione dei materiali biologici con il solo obiettivo di migliorare la qualità e ottimizzare la spesa».
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