L'ANALISI
23 Dicembre 2023 - 05:05
Ezio Belleri
CREMONA - Dal Policlinico di Milano all’Asst di Cremona. È così che nel grande quadro politico delle nomine dei manager della sanità lombarda che tiene conto dei nuovi equilibri, a una casella ‘leghista’ se ne sostituisce una di Fratelli d’Italia: dal primo di gennaio in largo Priori arriva Ezio Belleri (in quota FdI, corrente Mantovani), che libera il posto a Ca’ Granda per Matteo Stocco, stesso partito. Ma per Belleri, 62 anni a gennaio, nato a Brescia e residente a Gardone Val Trompia, quello di Cremona è un ritorno. «Sì, è un po’ un ritorno alle origini. Ho lavorato infatti a quella che che era l’Asl, in largo Priori, da febbraio 1997 e per un anno e mezzo. Mi occupavo dell’area economica finanziaria. L’azienda si era appena costituita e il direttore amministrativo era Ida Beretta. Ho solo ricordi positivi».
Qui troverà il progetto del nuovo ospedale da sviluppare.
«Mi aspetta una sfida importantissima. Ringrazio il presidente Attilio Fontana e l’assessore Guido Bertolaso per aver pensato a me per questo incarico. Il motivo della mia nomina a Cremona penso vada ricercata nell’esperienza che ho acquisito nel far partire i cantieri. A Chiari mi sono occupato della costruzione del nuovo ospedale e a Milano ho curato il cantiere del Policlinico. Quello di Cremona è un progetto bellissimo che ho apprezzato sul portale dell’Asst».
Non solo ospedale, ma anche medicina di territorio.
«I due dg Rossi (Camillo e Giuseppe, ndr) che mi hanno preceduto hanno lavorato molto sull’integrazione fra sanità e territorio. Quella è la strada e io procederò nel solco tracciato da chi mi ha preceduto. Questo rapporto va implementato e penso anche alle Case di comunità, che svilupperemo. Sono molto contento anche della nomina di Ida Ramponi all’Ats Val Padana, che stimo molto e con cui sono pronto a collaborare. È una bella squadra per il territorio. Parto da un livello già molto alto e l’obiettivo è di migliorare. Conosco bene anche il mondo delle strutture accreditate, importanti e di grande qualità».
Fra i punti di debolezza, non solo a Cremona, ci sono le liste di attesa: cosa farà in merito?
«La Regione si sta attrezzando con un percorso sulla gestione delle prenotazioni e stanziando risorse. Ma il tema è difficile. A fronte di un incremento dell’offerta di prestazioni quello che accade e che si registra è che la domanda tende a crescere, non a calare. Il tema è quello dell’appropriatezza erogativa e prescrittiva. Importante è quindi la sinergia con i medici di Medicina generale che devono fare ricette in maniera appropriata. Il tema è importante. Occorre un gioco di squadra integrando e lavorando in rete cercando sempre di tenere al centro il paziente».
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