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CREMONA: LA TRAGEDIA

«È morto sul lavoro». Indagine per Lorenzo

L’Ats Val Padana: «Prevediamo l’apertura di un fascicolo da parte della Procura». «No comment» dall’Ocrim. Intanto migliorano le condizioni del collega 50enne

Riccardo Maruti

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rmaruti@laprovinciacr.it

03 Gennaio 2024 - 05:05

Ucciso dalla malaria, si indaga per Lorenzo Pagliari

Lorenzo Pagliari

CREMONA - «Com’è possibile morire di malaria a Cremona nel 2024?»: la domanda disperata di mamma Cristina rimbomba nella testa di chi, in queste ore, piange la scomparsa di Lorenzo Pagliari. Il 38enne di Cavatigozzi, specialista elettronico per la Ocrim, colosso cremonese degli impianti molitori, si è spento al Maggiore alle sei di sera di San Silvestro. Dal giorno prima era ricoverato nel reparto di Terapia intensiva, dove era arrivato ormai in fin di vita dopo il repentino peggioramento di quella che a tutti — compresi due medici contattati dai familiari — era sembrata niente più che una forma aggressiva di influenza. I primi sintomi erano comparsi alla Vigilia di Natale, cioè una dozzina di giorni dopo il rientro dall’ultima trasferta lavorativa in Camerun. 

«Com’è possibile...», si ripete la madre di Lorenzo. Un interrogativo a cui, con ogni probabilità, sarà chiamata a dare una risposta la Procura di Cremona. Forse già a partire dalle prossime ore. Lo anticipa Alberto Righi, dirigente della Struttura Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro di Ats della Val Padana: «Il Servizio si attiverà per le verifiche, prevedendo l’apertura di un fascicolo da parte della Procura per una nostra attività di indagine quale approfondimento delle responsabilità». Perché la scomparsa di Lorenzo è stata catalogata come infortunio mortale sul lavoro: lo ha comunicato la stessa Ats ai familiari della vittima, come già previsto, d’altra parte, dalle organizzazioni sindacali.

Per il momento l’Ocrim sceglie la via della massima prudenza e si limita a un «no comment». Ma partecipa al lutto con slancio accorato: «La famiglia Antolini (proprietaria della società, ndr), il Consiglio di Amministrazione e tutti i dipendenti di Ocrim Spa si uniscono al dolore per la scomparsa del caro Lorenzo», è il messaggio pubblicato sulla pagina delle necrologie de ‘La Provincia’.

Intanto, sono in confortante miglioramento le condizioni del collega 50enne di Lorenzo, anch’egli cremonese, che ha contratto la malaria nella stessa, maledetta trasferta in terra camerunese: già tra pochi giorni, a quanto risulta, potrebbe essere dimesso dal reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Cremona. Il suo ricovero risale al 29 dicembre, meno di 24 ore prima rispetto a quello di Pagliari. Un tempo probabilmente insufficiente a far scattare per Lorenzo il campanello d’allarme dell’autorità sanitaria.

L’Asst di Cremona spiega: «In caso di malattie infettive o malaria, dopo diagnosi accertata, il reparto dove il paziente è ricoverato invia una segnalazione sull’applicativo regionale secondo i criteri predefiniti. L’Ufficio igiene ospedaliera integra la segnalazione con documentazione clinica e provvede ad avvisare Ats e Ministero».

Nel 2023 le segnalazioni per malaria partite dall’Asst di Cremona sono state dieci. Compresa quella per Lorenzo. Quando ormai, però, non c’era più nulla da fare.

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