L'ANALISI
31 Dicembre 2023 - 12:00
CREMONA - Paesi, villaggi, città, i campanili che svettano da dietro l'argine e a ogni curva si fanno più vicini, spiaggioni e dune di sabbia, isole coperte da foreste, golene infinite, paludi, bodri e lanche affollate di vita. Foci di fiumi che sfociano in quello Grande, il Po e una pista ciclabile, tutta in riva sinistra, che lo affianca in un viaggio di 700 chilometri da Torino al Delta, un percorso che ha un nome bene augurante, Vento, che adesso 'soffia' nel Cremonese: sono stati aperti i cantieri.
La gloriosa ciclabile dell'argine maestro, l'Etrusco o il Gigantesco, come lo chiamavano nel XIX secolo, infatti è chiusa per lavori da largo Marinai d'Italia a Brancere-Stagno, le classiche reti rosse e i divieti di accesso sbarrano il passaggio, e non solo: l'asfalto è stato eliminato, scarificato, come si dice in termini tecnici, il terreno è stato livellato per accogliere un nuovo manto di catrame, non sarà bello da vedere, ma molto funzionale per una pista ciclabile dalle proporzioni europee. Una pista da sempre percorsa dai cremonesi, in bici, a piedi, correndo, sui pattini, su skate board o anche più semplicemente mano nella mano e che per ripercorrerla dovranno aspettare fino a maggio 2025, data di chiusura dei cantieri, responsabile del progetto è l'ingegnere Gaetano La Montagna.
L'Aipo infatti ha iniziato i lavori per il tratto Cremona-Stagno Lombardo, da qui si proseguirà fino a Casalmaggiore e poi nel Mantovano, a Viadana: la pista costerà quasi 10 milioni di euro (finanziati da Ministero e Regione Lombardia) con un percorso suggestivo, che tocca i comuni rivieraschi carichi di peculiarità, storiche, artistiche e gastronomiche.
La pista partendo da Cremona raggiungerà Gerre de' Caprioli per innestarsi con quella che corre parallela al colatore La Morta, all'altezza del Sales si biforca, un tratto continuerà sull'argine, un altro collegherà la pista all'attracco dell'Aipo.
Il percorso proseguirà per Pieve d'Olmi, anzi per Ca' de' Gatti e il suo bellissimo bodrio (colonizzato da centinaia di ibis sacri e garzette) seguendo le spire dell'argine fino a Santa Margherita e dunque San Daniele Po, dove i ciclisti saranno attesi da Paus l'uomo di Neanderthal, mentre a Solarolo Monasterolo-Motta Baluffi a dare il benvenuto sarà l'avvoltoio di bronzo che domina la campagna dal portale di villa Stanga-Maggi, già appartenuta ai potenti Silva. La pista, proseguendo, toccherà Torricella del Pizzo (terra fino al XIX secolo del Ducato di Parma), 'la Gussola' con le sue tredici frazioni, che la tradizione vuole di origine longobarda; così come qualche storico del passato spiega (arrampicandosi un po' sugli specchi) che Martignana, altra tappa di Vento, fosse Bedriaco romana o forse quello che resta della città scomparsa di Valdoria.
Qualche chilometro dopo dall'argine si vedono già le cupole di Santo Stefano di Casalmaggiore, ma prima ci si imbatte nella romantica e bellissima Santa Maria dell'Argine, che addossata com'è alla barriera sembra davvero sostenerlo contro le piene. Ed ecco l'ultimo tratto della ciclabile in territorio cremonese-mantovano quello che collegherà Casalmaggiore a Viadana, terra avita dei medievali signori di Cremona: i marchesi Cavalcabò.
Un percorso che va ad aggiungersi a quello che arriva da nord-ovest, da Lodi, a sua volta già collegato con il Pavese. In poche parole: Pavia, Lodi e Cremona sono già sotto...Vento. La pista lodigiana-cremonese è in massima parte già completata, prima non era asfaltata, se non per brevissimi tratti, adesso un lungo nastro grigio consente di percorrerla in sicurezza. I lavori costeranno 12 milioni di euro e il fine lavori è previsto per luglio 2024.
Il tratto Lodigiano-Cremona prende il via da San Rocco al Porto, poi tocca Santo Stefano Lodigiano, Corno Giovine, Caselle Landi, Castelnuovo Bocca d’Adda, e Maccastorna dove verrà costruita una passerella sul ponte che supera l'Adda. Entra così nel Cremonese passando da Crotta d’Adda a Spinadesco fino a Cremona, arrivando dalla pista che costeggia il Riglio e il Po e termina di fronte all'impianto sportivo di motocross, prima dell'ingresso del porto. Nella zona è già stato aperto il cantiere per realizzare il breve tratto di pista, correrà parallela alla conca, che collegherà Vento al LungoPo Europa alle canottieri e all'attracco comunale, dove la motonave Mattei e il suo capitano, Federico Molinaro, aspetteranno quei visitatori che oltre a costeggiare il Po vorranno anche navigarlo.
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