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CREMONA. CONFERENZA DI FINE ANNO

Violenza di genere: cresce l'allarme

Il questore Sinigaglia: "Il numero di fascicoli relativi al codice rosso, trattati dalla Polizia di Stato e dalla Squadra mobile in particolare, è letteralmente raddoppiato. Un fenomeno che ci preoccupa"

Massimo Schettino

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mschettino@laprovinciacr.it

30 Dicembre 2023 - 14:51

Violenza di genere: è allarme

Giulia Cristina, Michele Davide Sinigaglia ed Ester Esposito

CREMONA - È allarme violenza di genere anche a Cremona, che resta comunque una delle città (e una delle province) più sicure della Lombardia per numero di reati. I dati relativi ai ‘codici rossi’ sono stati esposti dal questore Michele Davide Sinigaglia durante la consueta conferenza stampa di fine anno, un 2023 «molto impegnativo».

Con al fianco Giulia Cristina (Amministrativa) ed Ester Esposito (Anticrimine), presente anche la dirigente delle Volanti Federica Forte, il responsabile provinciale della Polizia di Stato ha spiegato che, sul piano repressivo, «i numeri relativi al cosiddetto ‘codice rosso’ trattati dalla Polizia sono letteralmente raddoppiati. Nel 2023 abbiamo trattato 98 fascicoli e l’autorità giudiziaria ha disposto in 22 casi l’adozione di misure cautelari. Nel 2022 i fascicoli erano stati 55 e 11 le misure cautelari. È un fenomeno questo, che ci preoccupa e impegna tantissimo tutte le forze di polizia. Su questo fenomeno, ancorato a radici culturali molto profonde, andrebbe fatto un ragionamento. Ma è la società che deve dare delle risposte. È un interrogativo che come questore mi pongo e pongo anche a chi ha il dovere di dare delle risposte. Sicuramente gli strumenti per prevenire e reprimere questi fenomeni ci sono. Però perché siano efficaci occorre la sensibilità e la collaborazione di questo territorio».

Dal questore è quindi venuto un appello: «Invito chiunque abbia notizie di fatti che riguardano violenza o maltrattamenti in ambito domestico a segnalarle. Noi valuteremo sempre con estrema attenzione e sensibilità a questo tipo di segnalazioni». E prevenzione e sensibilizzazione dei ragazzi — «la violenza di genere è commessa quasi solo dai maschi» — sono le motivazioni della «bellissima iniziativa» svolta quest’anno con le scuole e con il Manin in particolare.

L’allarme sulla violenza di genere si riflette anche nei dati relativi alla prevenzione: «Nel 2023 — ha spiegato Sinigaglia — sono stati emanati 22 provvedimenti di ammonimento, di cui tre per violenza domestica e 19 per stalking. Un dato sostanzialmente in linea con l’anno precedente. Ma sono state in tutto ben 35, a fronte delle 22 dello scorso anno, le persone che si sono rivolte ai nostri uffici per ottenere un provvedimento i cui effetti si sono aggravati. Uno strumento che per chi dovesse reiterare determinate condotte comporta pene più severe. Insomma occorre valutare con attenzione ogni caso e occorre farlo con velocità, perché la tempestività nella valutazione è decisiva».

Sempre parlando delle attività di prevenzione messe in campo dalla Questura, sono stati 8 i provvedimenti di sospensione della licenza di esercizi pubblici. L’anno scorso le sospensioni erano state due. Sempre sul piano della prevenzione, «voglio ricordare — ha aggiunto Sinigaglia — le oltre 15mila persone identificate dalle volanti nel corso dell’anno gli oltre 3.800 veicoli controllati. È un’attività questa che viene fatta in maniera costante ed ha una grandissima valenza sul piano della protezione reale, perché è evidente come la presenza attiva delle forze di polizia sul territorio contribuisca ad aumentare il senso di sicurezza».

PROVINCIA SICURA

Sicurezza che però a Cremona e territorio è già alta. «La sicurezza assoluta non esiste, ma quella di Cremona è una provincia relativamente sicura. I dati — ha spiegato il questore — confermano che il numero dei reati è costante ed è fra i più bassi quantomeno della Lombardia. È chiaro che questa situazione non è solo frutto dell’attività delle forze di polizia, ma i reati si scoraggiano anche attraverso sistemi di illuminazione pubblica o di video sorveglianza che possono scoraggiare i malintenzionati.

Altro fenomeno che genera allarme è quello della criminalità giovanile: «Baby gang, intese come gruppi organizzati di giovani criminali, a Cremona non esistono. Esistono però comportamenti giovanili, anche di gruppo, magari legati al bullismo, che possono sfociare in veri e propri reati come rapine o aggressioni. Per questo teniamo sotto osservazione con pattugliamenti e anche con personale in borghese i luoghi di ritrovo dei giovani.

I REATI


«Rimangono confermate le principali tipologie di reato che comunque interessano la nostra provincia. In particolare i furti in abitazione rimangono un fenomeno purtroppo ancora presente. E, anche se in fase calante, le truffe agli anziani, un reato odioso. Ai primi posti delle classifiche ci sono poi i reati commessi online: truffe phishing, sottrazioni di dati personali».
Fra gli altri dati citati c’è il numero di passaporti rilasciati: 11.669 contro i 7.500 del 2022, un vero boom che ha messo a dura prova gli uffici che si sono meritati il ringraziamento del questore. Poi «si conferma il calo delle domande di porto di fucile, una buona notizia perché meno armi circolano e meglio è».

Raddoppiate le istanze di protezione internazionale, passate da 430 a 882 nel 2023, «una procedura laboriosa e delicata». Per quanto riguarda il contrasto alle attività criminali, sono state arrestate 108 persone (121 nel 2022) e 721 sono state denunciate a piede libero (620 nel 2022). Infine un accenno ai servizi di ordine pubblico in occasione degli eventi sportivi, non solo partite di calcio: 30 con 25.589 agenti impiegati».

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