L'ANALISI
29 Dicembre 2023 - 05:00
CREMA - Se il Natale è stato soddisfacente, il Capodanno potrebbe andare anche meglio. I ristoratori cremaschi sono pronti ad accogliere centinaia di commensali, con il tutto esaurito o quasi nei locali che prepareranno un cenone all’insegna della tradizione, ma anche con numerosi piatti di pesce. In città e nel territorio in molti hanno scelto di aspettare la mezzanotte comodamente seduti al tavolo di un ristorante, coccolati dal personale di sala e con la voglia di gustare le specialità degli chef. Al Ridottino di via Alemanio Fino a Crema si preannuncia un menu importante, con crostacei, caviale e altre prelibatezze tipiche delle grandi occasioni.
«Per il cenone di San Silvestro non si può non puntare su questi prodotti a cui aggiungiamo il tartufo – sottolinea il patron, Carlo Alberto Vailati –: abbiamo avuto il tutto esaurito per Natale, idem alla Vigilia e anche a Santo Stefano abbiamo lavorato bene. Ci accingiamo a completare i tavoli anche per il 31». A Capodanno il Ridottino rimarrà chiuso, per poi riaprire dal 2 e proseguire sino alla fine delle festività, Epifania compresa. «Poi ci prenderemo qualche giorno di pausa», chiosa Vailati. A Montodine il ristorante ‘Il Bucalì’ di Giovanni Forte ha da tempo esaurito i 55 coperti a disposizione.
Nel menu si punterà anche sulla cucina regionale, ad esempio con piatti siciliani come la caponata di pesce spada. «Abbiamo inserito anche un risotto al granchio blu – precisa Forte –: la sala è piena e siamo molto soddisfatti dell’andamento del lavoro durante queste festività. In occasione del Cenone abbiamo anche ridotto un po’ gli spazi che abitualmente lasciamo ai tavoli, Da 80 coperti siamo scesi a 55 per avere una zona libera dove potremo offrire ai commensali dell’intrattenimento musicale con Fabrizio Taglia. Chi vorrà potrà anche ballare».
La possibilità di alzarsi da tavola in attesa della mezzanotte e ancora di più quando scoccherà l’anno nuovo, per festeggiare l’arrivo del 2024 con le musiche della tradizione: si faranno le ore piccole e anche per questo a Capodanno a pranzo il ristorante rimarrà chiuso. «Riapriremo per la serata», conclude il patron. Al Remolino di Casaletto Ceredano, la decisione del titolare Manuel Gimari è stata quella di proporre un menu alla carta. «Una scelta, quella del menu fisso, che non mi ha mai convinto del tutto. Ritengo che facendo così si vada più incontro alla gente. Avremo diversi piatti di pesce, come lo spaghettone con burro di centrifuga e tartare di gambero rosso. Tra le proposte di terra, c’è ad esempio il risotto con crema di zucca, castagna e tartufo nero. Le prenotazioni sono chiuse ormai da mesi, di fatto già a fine estate avevamo i tavoli prenotati».
Una lunga serata di super lavoro attende anche la famiglia Barbaglio, che gestisce il ristorante Rosetta a Passarera di Capergnanica. «Siamo pronti – sottolinea Carlo, che guida lo storico locale insieme ai figli –: per Capodanno avremo le sale piene e abbiamo puntato anche sull’intrattenimento, con una serata che vedrà la musica con il deejay. Saluteranno il 2024 parecchi giovani, ovviamente si farà molto tardi». Tra brindisi e il classico conto alla rovescia per accogliere la mezzanotte, il cenone di San Silvestro sarà un momento di gioia e speranza per tutti. Moltissimi cremaschi riempiranno i ristoranti e i locali da ballo, ma altrettanti hanno già scelto di trascorrere la notte più lunga dell’anno in famiglia, ritrovandosi tra amici, per condividere un momento che è anche l’occasione di una riflessione. C’è la consapevolezza che, nonostante le sfide del passato, ci può essere un nuovo inizio, in una notte comunque speciale: un'opportunità per chiudere un capitolo e iniziarne uno nuovo con positività e ottimismo.
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