L'ANALISI
24 Dicembre 2023 - 06:00
«Posso suonare altri dieci minuti?». I chirurghi dell’équipe di Neurochirurgia guidata da Antonio Fioravanti, stupiti - e finalmente rilassati- hanno acconsentito ad assistere al canto di Natale più insolito al mondo, sul ritmo di ‘Blues Brothers’. Alle percussioni Sergio, 39enne italiano da otto anni residente a Barcellona, fisico criogenico e ricercatore, al quale avevano appena tolto un un grosso tumore al cervello mentre lui ‘picchiava’ sui due tamburi portati in sala operatoria per l’occasione. Un cancro nell’insula, per essere precisi, area da cui dipendono funzioni fondamentali come il linguaggio, il movimento e la creatività. Cioè la possibilità di una vita normale.
Il regalo di Natale di Sergio è stato tornare a casa per trascorrere le festività di fine anno nell’abbraccio dei suoi cari. «Mai avrei pensato di esibirmi in sala operatoria in una condizione così difficile, mi sembra di vivere dentro un sogno», ha commentato dopo essersi ripreso dall’intervento, avvenuto nei giorni scorsi all’ospedale Maggiore di Cremona. Un sogno reso possibile da una delle equipe più qualificate in Italia in questo genere di interventi, avendo già eseguito ben 65 interventi complessi di ‘chirurgia da sveglio’. Il ricercatore non è capitato a Cremona per caso, ma in seguito a più consulti prima in Spagna e poi in Italia. Poi la visita in telemedicina con la Neurochirurgia di Cremona e la scelta: «Quando ho incontrato il dottor Fioravanti ho deciso. La sua umanità, le spiegazioni cliniche accurate e rassicuranti rispetto alle possibilità di riuscita dell’intervento, i tempi brevi prospettati, mi hanno subito convinto».
Per concludere: «Affrontare un’operazione come questa spaventa, ma non l’ho vissuta come una violazione del corpo, anzi. È stato come mettere la mia vita in buone mani». La chirurgia da sveglio, praticata all’ospedale di Cremona da cinque anni - come spiega Fioravanti - è una metodica molto sofisticata che consente di dialogare e interagire con il paziente durante l’operazione. Questo garantisce una specie di doppio controllo in tempo reale rispetto all’andamento dell’intervento che, nel caso specifico, era molto complesso. L’équipe di neurochirurgia è un’eccellenza assoluta della sanità locale, la migliore dimostrazione che per fare un buon lavoro non è necessario rivolgersi ai ‘giganti’ della sanità, che anche a Cremona si può. Mantenere di altissimo livello questo servizio e svilupparne altri è la scommessa che si pone ai nuovi vertici della sanità locale. Le premesse ci sono tutte. Il nuovo ospedale, per esempio, è parte di questa sfida, anzi ne è il cuore. Per come è concepito, al di là dei valori architettonici, rappresenta il prototipo del nuovo e più moderno esempio di buone pratiche. Ezio Belleri, nuovo direttore generale dell’Asst di Cremona in arrivo da Cà Granda dove ricopriva lo stesso ruolo, ha l’importante compito di mettere a terra il progetto. Impegno tutt’altro che facile se, come assicurano i vertici delle facoltà universitarie di Medicina e Chirurgia, ha puntati addosso gli occhi di tutta l’Italia: quello progettato dall’architetto Mario Cucinella, è il primo nosocomio a essere pensato dopo la tragica esperienza della pandemia del Covid, che ha seminato dolore e morte e, in particolare, ha evidenziato tutti i limiti dell’impostazione tradizionale del modello di cura.
Belleri dovrà non solo seguire i cantieri, ma soprattutto riempire di contenuti la nuova struttura, portare a Cremona medici e specialisti, organizzare la struttura in vista delle nuove esigenze. I presupposti logistici ci sono tutti, il progetto lancia Cremona nel futuro. Sarà questa la risposta migliore agli ancora molti dubbiosi che contestano la scelta di abbattere il vecchio Maggiore definendo la nuova struttura come una specie di moderno Paese dei balocchi.
Belleri non parte da zero, conosce Cremona per averci lavorato in passato ed è un esperto di cantieri. «Il motivo della mia nomina a Cremona penso vada ricercata nella mia esperienza. A Chiari mi sono occupato della costruzione del nuovo ospedale e a Milano ho curato il cantiere del Policlinico. Quello di Cremona è un progetto bellissimo», sono state le sue prime parole dopo aver saputo della nomina. Integrazione tra sanità e territorio è il suo mantra. Prende il testimone da Giuseppe Rossi, l’ideatore del nuovo ospedale, che senza nascondersi dietro un dito e senza discorsi di circostanza ammette la propria amarezza, «purtroppo quando si lascia una bella realtà si soffre. È la fine di una bella storia», a conferma che la scommessa giocata è quella che vale una intera vita professionale. Di sviluppo tecnologico parla anche Alessandro Cominelli, super tecnico cremasco ora alla guida dell’Asst di casa dove aveva già operato in passato, chiamato al posto di Ida Ramponi, che trasloca all’Ats Val Padana come direttore generale.
La sanità locale è nel complesso affidata a professionisti che conoscono il territorio e che dunque avranno la possibilità di diventare subito operativi senza dover sottostare al classico periodo di rodaggio. Da loro ci si aspetta molto. Dalla cura del corpo a quella dello spirito e del cuore il passo è breve.
Nel fare gli auguri di buon Natale a tutti i nostri lettori e ai loro cari, il pensiero non può che andare a fra Alberto Joan Pari, francescano ex studente dell’Aselli di Cremona, Segretario della Custodia della Terra Santa. Vi opera dal 2007 e la sua è all’apparenza una missione impossibile, soprattutto in queste settimane: favorire il dialogo tra fedeli di diverse religioni. Nonostante la guerra, insiste nel tenere attiva pur tra mille difficoltà la sua scuola di musica Magnificat, aperta a cristiani, musulmani ed ebrei. Facciamo nostro l’appello suo e dei suoi confratelli: invitano tutti «alla sobrietà delle spese per i festeggiamenti, in modo da essere in solidarietà con le tante famiglie colpite dal conflitto e per poter aiutare con opere di carità tutti coloro che sono e saranno nell’emergenza». Natale si può vivere bene anche così.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris