L'ANALISI
CASALMAGGIORE E SOLIDARIETA'
24 Dicembre 2023 - 14:00
Roberto Asinari, don Claudio Rubagotti, Salvatore Pirino
CASALMAGGIORE - Ieri mattina il presidente del Lions Club di Casalmaggiore Salvatore Pirino, con il past president Roberto Asinari e Alberto Bernini hanno consegnato all’abate-parroco don Claudio Rubagotti un assegno di 25mila euro per sostenere il completamento dei restauri del corridoio d’ingresso del Palazzo Abbaziale. La somma è stata ricavata con la lotteria (oltre 12mila biglietti venduti) e con momenti conviviali finalizzati alla causa. Uno sforzo considerevole, se si considera il numero non enorme dei soci del sodalizio e la somma raccolta.
«Ringrazio tantissimo sia il signor Roberto che il signor Salvatore per questo che è molto più di un contributo – ha commentato don Claudio —. Rende possibile restaurare il primo tratto di corridoio. Non è solo un recupero di bellezza architettonica ma è proprio anche un recuperare le cose belle che abbiamo sul territorio. Anche perché dietro i mattoni ci sono persone, quindi persone che stanno lavorando, i restauratori ma anche persone che stanno che stanno visitando. Ogni ogni giorno abbiamo qualcuno che viene a visitare il palazzo, scuole e associazioni. All’esterno sembra che qui non ci sia vita invece non è così. E sicuramente grazie a Roberto che ha sposato questo mio sogno. Mi ha molto commosso quando ha capito la mia passione perché ha dilatato ulteriormente le possibilità di intervento. Credo inoltre che questi lavori rappresentino il coronamento dell’impegno che hanno profuso anche i miei predecessori don Alberto Franzini e don Cesare Nisoli per il recupero del Palazzo Abbaziale».
Pirino: «Come ha detto don Claudio, questo stupore del passato ci aiuta a sognare anche per il futuro. Ecco, questo credo che sia ciò che descrive meglio questo capolavoro, a mio avviso. E ringrazio don Claudio del suo impegno ovviamente oltre che a Roberto».
Don Rubagotti ha aggiunto che «quando si parla dei giovani, tanti di loro non sono italiani, non sono di cultura cristiana. Quindi quando un giovane non italiano, non cristiano, entra in un palazzo del genere ha la possibilità in modo molto più libero di entrare nella nostra cultura».
Con l’operazione di recupero dell’edificio, dunque, non c’è solo «una questione di pareti e di restauri, ma si parla di una questione umana. E questo mi piace molto come opportunità». Parole pienamente condivide da Pirino. I lavori in corso attualmente stanno svelando nuovi particolari che sarà entusiasmante ammirare nella loro originaria bellezza.
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