L'ANALISI
16 Settembre 2023 - 05:10
L' imponente e spettacolare impalcatura interna nel Duomo di Santo Stefano
CASALMAGGIORE - È di forte impatto l’immagine che si trovano davanti coloro che frequentano in questi giorni il Duomo di Santo Stefano. Stanno infatti per essere ultimati i lavori di realizzazione della imponente e spettacolare impalcatura interna necessaria per effettuare i previsti lavori di restauro e miglioramento sismico locale della cupola e della lanterna dell’edificio sacro. Le operazioni preliminari sono state avviate il 7 agosto, con il trasferimento dei banchi e l'installazione di una pavimentazione provvisoria, per proteggere l’area di lavoro, con il posizionamento delle transenne che delimitano l’area di cantiere. “Il ponteggio è quasi completato - ha spiegato ieri mattina don Claudio Rubagotti, abate-parroco di Casalmaggiore -, manca solo la parte più alta, all’altezza della lanterna. Il primo ‘step’ sarà proprio la sistemazione della lanterna, il secondo riguarderà il tamburo con il consolidamento dei finestroni”. La necessità di intervenire è uno strascico dei danni causati dal terremoto del 2012 ma è anche una necessità di manutenere le strutture per preservarle dall’usura del tempo.
L’intervento ha un costo di 400mila euro: “Per il 70 per cento circa - ricorda don Claudio - è finanziato dalla Conferenza episcopale italiana attraverso l'8 per mille alla Chiesa cattolica, per la parte restante dalla parrocchia”. E a quest’ultimo proposito, un aiuto consistente, pari a 10mila euro, è arrivato nei giorni scorsi dalla sezione di Casalmaggiore dell’Avis. Il consiglio direttivo, su proposta del presidente Stefano Assandri, ha deliberato all’unanimità di elargire il contributo. “Tale elargizione - scrive Assandri nella lettera al parroco - non è una mera questione economica ma è una ulteriore conferma di quanto Avis sia un servizio pubblico sempre e comunque a favore della comunità casalasca con lo scopo principale di raccogliere sangue e incrementare il numero di donatori”. Un gesto molto apprezzato in parrocchia: “Non possiamo che ringraziare l’Avis per questa sua decisione”, commenta don Rubagotti, che aggiunge una considerazione. “Penso che il Duomo debba essere sentito come proprio da tutti. Tutti devono sentirlo come casa della comunità, quale esso è. Tutti devono percepire che il Duomo li riguarda. Non a caso ho voluto continuare a celebrare la messa qui, nonostante i lavori in corso. Abbiamo spostato i banchi e abbiamo collocato sedie sul presbiterio, proprio perché le persone vedano che cosa è in corso. Questa messa in sicurezza del Duomo è qualcosa che davvero riguarda tutti”.
Di qui anche la speranza che l’operazione, dopo quella meritoria e particolarmente significativa fatta dall’Avis - che ancora una volta si mette in luce per il valore delle sue azioni -, possa essere sostenuta da altre elargizioni. I lavori saranno effettuati sotto la guida della Soprintendenza di Mantova. L'architetto Elisa Mezzadri e il geometra Stefano Busi sono i progettisti dell’opera, mentre per quanto riguarda le opere strutturali, la firma è dell'ingegner Lorenzo Giuriani. Ad assicurare la sicurezza in ogni fase dell'opera è il geometra Alessandro Formis. Le messe feriali trovano ospitalità nella cripta fino al prossimo anno, mentre le cerimonie vespertine del sabato e le messe domenicali si tengono in Duomo.
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