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SANITÀ: LE NOMINE

Ecco Cominelli: ultra maratoneta, super tecnico e profeta in patria

Il nuovo direttore generale dell'Asst di Crema: «Punterò sull’identità del territorio e sullo sviluppo tecnologico»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

23 Dicembre 2023 - 05:10

Ecco Cominelli: ultra maratoneta, super tecnico e profeta in patria

Alessandro Cominellil e l'ospedale di Crema

CREMA - Un ultra maratoneta appassionato di corsa in montagna alla guida dell’ospedale Maggiore. E, per la prima volta nella storia recente dell’Azienda, un cremasco profeta in patria. Alessandro Cominelli è il nuovo direttore generale dell’Asst. Ha 42 anni e vive a Cumignano sul Naviglio, a pochi chilometri dal nosocomio. Dal febbraio 2019 è direttore amministrativo in Ats Val Padana e dal primo gennaio sostituirà in Largo Ugo Dossena il direttore generale Ida Ramponi, a sua volta passata alla guida dell’Ats.

Di fatto per lui, diplomato allo scientifico Da Vinci e poi laureato in Economia e commercio nel 2005 alla Bocconi, si tratta di un ritorno a casa, in una realtà che conosce benissimo, avendoci lavorato per anni sino ad arrivare a dirigere la struttura complessa dell’Asst dedicata a Bilancio e contabilità, prima della chiamata in Ats. Un super tecnico, dunque, con la passione per l’ultra trail, «sport che mi aiuta molto anche nella vita e nel lavoro, richiedendo grande costanza e impegno quotidiano» racconta il neo dirigente. Da giovedì sera, ovvero da quando la sua nomina è stata resa pubblica, non ha ancora posato il telefono, impegnato a rispondere a decine di messaggi e chiamate di congratulazioni da parte di amici e colleghi.


«Mi stanno contattando in tanti e devo dire che fa davvero piacere. Il fatto di poter essere nominato direttore generale dell’Asst di Crema era una possibilità sul tavolo e dunque non è stata una sorpresa. Quello che per me oggi è lavoro è sicuramente anche una passione, per questo ho accolto con entusiasmo questo nuovo capitolo della mia carriera». Cominelli ieri ha avuto un lungo colloquio telefonico con Ramponi per organizzare il passaggio delle consegne e presto sarà al Maggiore, per un primo confronto con la dirigenza.


«Il mio obiettivo è sfruttare la forte identità del territorio facendo rete con il terzo settore e i Comuni. Dietro l’ospedale c’è tutto il Cremasco e sappiamo bene quanto forte sia il senso di appartenenza che la comunità locale ha nei confronti del nosocomio». Un mandato che si annuncia in continuità con quanto fatto, guardando comunque molto anche a nuovi obiettivi. «Dobbiamo puntare sullo sviluppo tecnologico e fare in modo che sia continuo e costante, sfruttando le possibilità date dall’intelligenza artificiale. Cercheremo una gestione integrata con i medici di Medicina generale e i pediatri, promuovendo la continuità assistenziale oltre a valorizzare il personale ospedaliero. Costruiremo i servizi per far sentire al cittadino la nostra presenza».


C’è molta carne al fuoco nel 2024, a livello di investimenti l’azienda ha programmi ambiziosi, come la realizzazione della nuova palazzina del centro psico sociale dietro al Maggiore. «Daremo completa attuazione a quanto già previsto, avendo come obiettivo che tutto venga realizzato nei tempi più rapidi possibili – prosegue il neo direttore generale –: c’è tutta l’intenzione di continuare su una linea di ammodernamento dell’ospedale, per rafforzarlo e far sì che, seppur piccolo, sia all’avanguardia». Cominelli ha una consapevolezza precisa già in partenza: sa che ritroverà molti colleghi e sa che, nel suo nuovo ruolo, dovrà fare scelte anche in merito al resto dello staff dirigenziale.


«Per i ruoli dirigenziali al momento è prematuro fare nomi o parlare di possibili conferme. Posso dire che cercherò di circondarmi di persone che abbiano alte competenze, voglia di fare, tanta buona volontà e pieno rispetto della comunità cremasca. Conoscere già l’ospedale e la sua realtà è sicuramente un ottimo punto di partenza. Aver fatto cinque anni in Ats mi ha consentito di ampliare le competenze, di costruirmi un know how e che ritengo si possa sposare al meglio con le sfida che attendono l’ospedale di Crema».

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