L'ANALISI
22 Dicembre 2023 - 05:15
mma e Antonio Marcegaglia con Roberto Ferrari
CASALMAGGIORE - Come da tradizione, ieri Antonio ed Emma Marcegaglia, che guidano il primo gruppo metalsiderurgico d’Italia, fondato nel 1959, sono giunti a Casalmaggiore per il saluto augurale di buone feste ai dipendenti. I due imprenditori erano accompagnati da Roberto Ferrari, membro del Cda della Marcegaglia Carbon Steel e responsabile dello stabilimento di Casalmaggiore.
Quali le principali sfide? Quali le strategie per il futuro?
«Nel 2023 abbiamo performato tutto sommato bene, meglio nella prima parte dell’anno. Nell’insieme, a livello di volumi abbiamo eguagliato il risultato del 2022, con qualche miglioramento per alcuni prodotti e ci possiamo ritenere soddisfatti. Il consumo di prodotti siderurgici è comunque destinato ad arretrare rispetto agli anni precedenti e dal 2024 la prospettiva è che ci sia un assestamento rispetto al 2023. Noi comunque abbiamo continuato e continueremo a investire, pur in uno scenario caratterizzato da tassi di interesse in aumento e da due guerre in corso, che creano incertezza e volatilità. Il nostro è un modello di business che ci permette di affrontare il futuro con relativa tranquillità: certo, dovremo lavorare sempre per migliorare i costi, la produttività, l’efficienza, la qualità e porre grande attenzione al tema della sicurezza. Gli indici di frequenza e gravità degli infortuni sul lavoro sono calati in modo significativo soprattutto qui a Casalmaggiore, ma non è mai abbastanza».
Quali nuove iniziative ha perseguito l’azienda? Quali sono stati gli investimenti più significativi? E su Casalmaggiore che cosa si può dire? A che punto è la questione del nodo ferroviario?
«Abbiamo aperto il 2023 con una acquisizione storica che comprendeva anche una acciaieria per acciai speciali a Sheffield, nel Regno Unito, e abbiamo fatto una ulteriore operazione in Lettonia. A Casalmaggiore, abbiamo performato leggermente meno dello scorso anno, ma meglio della media di settore e a tutti va il nostro grazie per l’impegno profuso. La questione del nodo ferroviario è attenzionata. Sia lo stabilimento di Gazoldo che di Casalmaggiore non sono raccordati alla ferrovia. Ora sembra si stiano riprendendo i progetti passati: è ripartita l’interlocuzione con Mercitalia, con Rfi, e anche con le istituzioni. Abbiamo fatto i primi passi e siamo in attesa degli aspetti procedurali, ma l’interesse verso un trasporto che sia anche eco-friendly c’è».
Emma Marcegaglia, è stata appena nominata presidente del B7, il gruppo di lavoro formato dalle imprese principali che affiancherà il G7 (notizia ricordata da Antonio ed accolta da un applauso dei dipendenti).
«La mia attenzione resta focalizzata sull’azienda: la nostra missione e responsabilità sociale sono qua. Mettiamo tutto l’impegno possibile per far sì che il gruppo diventi sempre più forte, sostenibile, competitivo e capace di offrire validi sbocchi lavorativi. Già da gennaio qui a Casalmaggiore entreranno 9 nuove persone e abbiamo un programma di crescita soprattutto commerciale verso nuovi prodotti e nuovi mercati che prevede ulteriori assunzioni. Siamo un gruppo di famiglia: sia io sia Antonio condividiamo valori e responsabilità che ci vengono dai nostri genitori (un forte applauso è scattato al ricordo dei dieci anni dalla scomparsa di Steno, nda) e portiamo avanti al meglio il nostro business in un contesto che oggi è di forte incertezza e di grandi mutamenti geopolitici: è essenziale avere flessibilità, capacità di adattamento e di innovazione. Tre caratteristiche che sono nel nostro dna e che fanno di Marcegaglia un gruppo all’avanguardia».
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