L'ANALISI
17 Dicembre 2023 - 05:05
L'Ospedale Maggiore di Crema
CREMA - Poco meno di dieci milioni di euro di investimenti, già messi in contro per il nuovo anno, per una «sanità più prossima ai cittadini». Due i principali cantieri, che l’Asst di Crema ha in programma. Innanzitutto quello da 4,8 milioni, che servirà a realizzare, dietro il corpo centrale e in prossimità della piattaforma d’atterraggio per elicotteri di soccorso, il complesso della riabilitazione psichica. Un intervento, da concretizzare coi fondi garantiti dalla Regione. E che permetterà di riunire, in un’unica sede, il Centro psicosociale e quello diurno, che attualmente si trovano in via Medaglie d’oro, ma anche la Comunità riabilitativa ad alta assistenza, oggi ospitata, in via provvisoria, al terzo piano della palazzina dell’ospedale. L’edificio diverrà un punto di riferimento anche per la Neuropsichiatria, suddivisa tra via Sinigaglia e via Meneghezzi. Ci vorrà un anno per completare il tutto. E se si aggiungono poi i necessari collaudi, è probabile che il trasferimento di medici, personale sanitario e pazienti avvenga nella primavera 2025. Nel complesso sono previste tre palazzine a un piano, per una superficie totale di oltre 1.600 metri quadrati. L’edificio che ospiterà il Cra avrà un’estensione di 550 metri quadrati, gli altri complessivi di 1.100. Il Centro ad alta intensità manterrà gli attuali otto posti letto per i pazienti, a cui se ne aggiunge uno per i minorenni; mentre il centro diurno avrà la possibilità di accogliere dieci persone. Oltre ai tre edifici, verranno ricavati un tunnel per il transito pedonale, che potrà essere utilizzato da degenti, personale e visitatori, ma anche la recinzione. Stante la vicinanza delle palazzine alla piattaforma di atterraggio e decollo degli elicotteri, il progetto prevede i relativi accorgimenti di sicurezza. Le costruzioni saranno infatti dotate di segnalatori luminosi notturni: luci di colore rosso a bassa intensità, con accensione comandata da un interruttore crepuscolare.
Secondo maxi-investimento, quello rivolto a migliorare la qualità dell’accoglienza dei pazienti. Pronti, in questo caso, cinque milioni per attrezzare spazi comuni con nuovi arredi, fare in modo che ogni camera dei reparti abbia il proprio bagno, ma anche altri interventi. Lo studio di fattibilità è stato approvato e dunque la gara verrà indetta l’anno prossimo, dopo il via libera definitivo al progetto da parte della Regione. Perché i fondi, anche in questo caso, arrivano da Palazzo Lombardia.
«In questi anni si è sviluppata un’attenzione a costruire solide basi, perché le strutture rappresentino il luogo accogliente e funzionale. Così da garantire una corretta presa in carico — evidenzia la direttrice generale dell’Azienda socio sanitaria territoriale Ida Ramponi —: gli investimenti sono considerevoli, l’impegno richiesto è molto, ma esprimo grande soddisfazione per le assegnazioni all’Asst, che rappresentano il riconoscimento ad un importante lavoro progettuale».
Sul versante delle opere già completate, quest’anno si sono conclusi i lavori di rinnovamento e messa in sicurezza del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura, dotando la struttura diretta da Virginio Salvi di ambienti più accoglienti. Parte dei fondi destinati, complessivamente un milione e 195mila euro, sono stati impiegati anche per la messa in sicurezza del pronto soccorso del Maggiore. Inoltre, completati lavori di rimozione e bonifica da amianto del tetto del polo ospedaliero Santa Marta di Rivolta d’Adda: erano stati finanziati, per un importo di due milioni di euro.
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