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DELITTO COMINOTTI

Uxoricidio: in hotel la lettera con l'idea del suicidio di coppia

Scritta da Rossella, è firmata da entrambi i coniugi. Zenucchi avrebbe affermato di aver ucciso la moglie mercoledì: dopo averla colpita verso le 20 sarebbe morta intorno alle 22,30. E per un giorno e mezzo sarebbe rimasto nella stanza a vegliare il corpo

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

09 Dicembre 2023 - 12:36

Uxoricidio: trovata la lettera con l'idea del suicidio di coppia

Rossella Cominotti e Alfredo Zenucchi

CREMONA - Nella stanza d'albergo trovata una lettera d'addio.  Rossella Cominotti e Alfredo Zenucchi avevano espresso in una lettera, scritta da lei e firmata da entrambi, il proposito di suicidarsi. La missiva è tra gli elementi raccolti ieri dai carabinieri nella stanza d’albergo di Mattarana, frazione di La Spezia, dove la 53enne Rossella Cominott è stata trovata morta. A ucciderla sarebbe stato il marito, Zenucchi, di 57 anni, come lui stesso ha confessato quando, poche ore dopo è stato fermato dai carabinieri.

I dettagli sono stati resi noti dalla Procura della Repubblica di La Spezia. Secondo quanto si apprende, nella sua confessione Zenucchi avrebbe affermato di aver ucciso la moglie mercoledì 6 dicembre.

Sarebbe quindi rimasto con il corpo nella stanza d’albergo per un giorno e mezzo prima di allontanarsi in auto, ieri alle prime ore del mattino dopo aver consumato la colazione nella stessa struttura, l’Antica Locanda Luigina in Val di Vara. La stanza d’albergo è ora sotto sequestro, mentre non è ancora stata disposta l’autopsia.

PER LA PROCURA LA COPPIA VOLEVA SUICIDARSI

Nel corso del sopralluogo dei carabinieri nella stanza d’albergo dello Spezzino dove ieri è stata trovata morta Rossella Cominotti è emersa «sin da subito una situazione di coppia particolare e la volontà dei due coniugi di volersi togliere la vita».

È quanto si legge in una nota della Procura della Repubblica di La Spezia, che fornisce alcuni dettagli sulla vicenda di Rossella Cominotti e Alfredo Zenucchi. In tarda serata di ieri, afferma la nota, si sono concluse le prime attività investigative coordinate dalla Procura della Repubblica di La Spezia, affidate alla pm Elisa Loris e condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di La Spezia. La mattina dell’8 dicembre la titolare della struttura alberghiera, l’Antica Locanda Luigina di Carrodano (La Spezia) ha chiamato il 112 segnalando «di aver rinvenuto all’interno di una camera il corpo esanime di una donna». I carabinieri del Nucleo Investigativo giunti sul posto per i rilievi hanno constatato il decesso di Rossella Cominotti «per morte violenta: presentava una profonda ferita al collo e sui polsi provocati da un rasoio sporco di sangue rinvenuto sulla scena del crimine».

Tra gli elementi che hanno fatto rilevare «la volontà da parte dei due coniugi di volersi togliersi la vita», la lettera «apparentemente scritta dalla donna e sottoscritta da entrambi che palesava i propositi suicidi».

Il medico legale intervento sul posto ha constatato «che la donna sarebbe deceduta a seguito di uno shock emorragico». Il marito, dice ancora la nota, alle prime ore del mattino dopo aver consumato la colazione si è allontanato dall’albergo a bordo della sua auto, «una Citroen C3 di colore bianco con un’ evidente ammaccatura nel paraurti posteriore il cui passaggio è stato immortalato da alcune telecamere presenti sul territorio», segnalando «un probabile allontanamento dalla provincia di La Spezia verso quella confinante di Massa Carrara».

«È stato proprio il coordinamento investigativo con l’arma territoriale di Pontremoli - spiega la Procura - che ha permesso di concentrare le ricerche dell’autovettura e del presunto autore del delitto in quella zona. Alle ore 13.30 nel comune di Licciana Nardi in località Terrarossa (Massa Carrara) personale NORM della Compagnia di Pontremoli coadiuvato da personale del dipendente Nucleo Investigativo bloccava l’autovettura».

Zenucchi è stato quindi portato al Comando Provinciale di La Spezia per l’interrogatorio, condotto dalla pm Loris e cominciato alle 17.40. Zenucchi era assistito dal difensore d’ufficio Alberto Rimmaudo del foro di Massa.

Nel corso dell’interrogatorio Zenucchi «confermava di aver inferto lui le lesioni alla coniuge in data 6 dicembre, alle ore 20 circa, che ne avrebbero cagionato la morte alle successive ore 22.30 circa all’interno della camera della locanda, e di essere stato accanto a lei fino alla mattina dell’8 dicembre e di essersi allontanato dalla struttura ricettiva con l’intento di togliersi la vita ma di non aver avuto sufficiente coraggio per farlo».

Zenucchi si trova ora in stato di fermo per via dei «palesi e gravi indizi di colpevolezza a suo carico» e «associato presso la Casa di Reclusione di Massa a disposizione dell’autorità giudiziaria».

LO SGOMENTO DEGLI ABITANTI DEL LUOGO

«Siamo profondamente scossi. Questa volta è accaduto a casa nostra. Sentiamo sempre parlare di femminicidio, ma pensiamo che non non ci riguarderà mai. Invece può accadere anche qui, a casa nostra. E questo ci ha sconvolti». Lo ha detto il sindaco di Carrodano Gian Carlo Leveratto, il comune della provincia della Spezia di circa 500 abitanti dove si trova l'albergo.

Il primo cittadino ha espresso il dolore della comunità di Carrodano. «Ho sentito molti concittadini turbati da quanto accaduto. Siamo una piccola comunità, unita, tranquilla, operosa. E mai avremmo potuto immaginare qualcosa del genere».

Nel 2015 un altro omicidio aveva scosso Carrodano: un minore aveva accoltellato, a seguito di una lite in famiglia, il compagno della madre. Leveratto ha espresso il desiderio anche di esprimere vicinanza alla titolare e al personale dell’albergo, che si sono «trovati di fronte a una scena raccapricciante. Speriamo che la giustizia - ha concluso - faccia il suo corso».

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