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LA COPPIA SCOMPARSA A BONEMERSE

Delitto Cominotti, paese sotto shock: «Un’assenza strana, timori da subito»

Raffiche di commenti sui social. Il sindaco: «Hanno chiuso e il giorno dopo i giornali erano lì per terra». La barista: «Sono sconvolta, erano persone gentili, carine coi clienti»

Antonella Bodini

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redazione@laprovinciacr.it

09 Dicembre 2023 - 05:00

Delitto Cominotti, paese sotto shock: «Un’assenza strana, timori da subito»

BONEMERSE - È un paese sotto shock quello che ieri, poco dopo le 13, ha appreso la notizia dell’uccisione di Rossella Cominotti. Un veloce passaparola sui social e la certezza che la peggiore delle ipotesi, dopo la scomparsa dei due edicolanti, si era concretizzata. «Siamo veramente sconvolti – ammette il sindaco, Luca Ferrarini – e non ci aspettavamo di certo questo triste epilogo. Ma che qualcosa non tornasse l’abbiamo capito subito. Io sono stato il primo ad avvertire le forze dell’ordine della irreperibilità della coppia, dopo che i giornali di mercoledì 29 novembre erano rimasti fuori dall’edicola ed evidentemente non erano stati ritirati da Alfredo e Rossella. Una cosa moltra strana».

Il sindaco Luca Ferrarini

Il giorno prima Zenucchi ha affisso alla porta dell’edicola un cartello con scritto che l’attività avrebbe chiuso alle 16,30 per motivi famigliari, ma il giorno dopo la pila di quotidiani, custoditi e distribuiti per quel giorno dall’ufficio comunale, ha messo in allarme il primo cittadino. «I cellulari degli edicolanti erano perennemente spenti e la loro improvvisa assenza, proprio tra ultimi giorni del mese e i primi del successivo, era particolarmente controproducente per la loro attività. Troppi elementi non quadravano e la situazione mi è parsa allarmante».

Il sindaco, nei giorni successivi, ha cercato l’indirizzo di residenza dei due esercenti, nel Comune di Cremona, a Cavatigozzi, ma anche presso la loro abitazione risultavano assenti da tempo. «I loro vicini ci hanno confermato che erano via da qualche giorno, ho così incrociato diversi dati, sono risalito ad alcuni parenti di Rossella Cominotti, residenti a Rivarolo Mantovano, in particolare ad una zia che si è messa in contatto con i carabinieri di Bozzolo. Ho costantemente relazionato i carabinieri, e nella mattinata di sabato 2 dicembre mi sono recato presso il comando dei carabinieri di Cremona, per trasmettere direttamente all’autorità di polizia tutte le informazioni che avevo». Però, non risultava alcuna denuncia di scomparsa.

Don Alberto Martinelli


«A giovedì mattina non c’erano denunce, i cellulari dei due sempre spenti. Non sapevamo che fine avessero fatto. Poi il tragico epilogo che ci ha lasciato senza parole». Incredula anche la titolare del bar La vecchia pesa, che si trova a fianco l’edicola. «Sono sotto shock – spiega Benedetta Soldati – quasi non ci credo. Persone molto gentili, disponibili, carine con i clienti. Avevamo le attività vicine, quindi ci vedevamo tutti i giorni. Due parole davanti al caffè, poi loro andavano in edicola. Mi sono allarmata quando, la mattina del 29 novembre, ho visto la pila dei giornali fuori dall’edicola, ma ho pensato che non fossero stati bene o avessero avuto un incidente sulla strada per venire al lavoro». Due ipotesi subito scartate, dopo di che, per alcuni giorni, si sono rincorse tante voci e versioni.

«Speravamo fossero a godersi una bella vacanza alle Maldive – dice don Alberto Martinelli, il parroco – ma purtroppo non è andata così. Io sono arrivato a Bonemerse a settembre e non li conoscevo molto. Sono andato poche volte in edicola, ma ricordo persone molto educate e disponibili. Una volta avevo bisogno di una pila particolare e loro hanno cercato fino a che non sono riusciti a procurarmela. Il paese è chiaramente turbato, anche perché è piccolo e tutti si conoscono. Figuriamoci poi un’attività come un’edicola, dove vanno praticamente tutti. Non pensavamo certo si arrivasse a questo epilogo».

Pattuglie dei carabinieri ieri pomeriggio davanti all’edicola di Bonemerse gestita da Alfredo Zenucchi chiusa da undici giorni

SULLA CHAT DELLA COMUNITÀ RAFFICHE DI COMMENTI: «FORSE ANDAVANO CERCATI PRIMA»

La notizia del ritrovamento del corpo di Rossella Cominotti si è rincorsa rapidamente sui social, ma anche sulla chat del gruppo Whatsapp della comunità di Bonemerse. E a partire dalle 13 di ieri è stato un susseguirsi di messaggi increduli e attoniti per il tragico epilogo di questa vicenda. «Non può essere vero», «Erano così bravi e gentili» e ancora «Povera Rossella, non posso credere che Alfredo abbia fatto una cosa simile». Molti anche i messaggi di preghiera per la donna che si era fatta conoscere dai tanti cittadini di Bonemerse che quotidianamente si recavano in edicola. Il ritratto è quello di una persona schiva, particolare, ma sicuramente molto gentile, affabile e disponibile.

L’edicola ‘Cappellaio Matto’ in via Roma a Bonemerse

Come del resto il marito. Nessuno poteva sospettare un finale del genere. «Sempre con una parola gentile per chi entrava nell’edicola», «Forse se le ricerche fossero cominciate prima non saremmo arrivati a questo punto». «Proprio stamattina il parroco don Alberto nell’omelia ha ricordato i tanti femminicidi. Chi poteva immaginare che l’ultimo ci avrebbe toccato così da vicino?». Poi anche la notizia del ritrovamento del marito in Lunigiana si è rincorsa sui social e sulla chat del paese. Orasugli stessi canali c’è l’attesa per l’interrogatorio del 57enne che forse potrebbe rivelare altri dettagli della vicenda. 

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