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Case popolari: «Noi dimenticati dall’Aler: a Crema zero investimenti»

Nessuna manutenzione in agenda, il comitato inquilini insorge: «Ignorato l’intero distretto, chiediamo ascolto»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

05 Dicembre 2023 - 05:20

Case popolari: «Noi dimenticati dall’Aler: a Crema zero investimenti»

Le case popolari di via Pagliari a Ombriano

CREMA - Mentre il Comune è intenzionato a spendere nel 2024 oltre un milione di euro per riqualificare 14 dei 43 appartamenti ad affitto calmierato oggi sfitti, non altrettanto sembra voler fare Aler. Secondo il comitato cremasco degli inquilini delle case popolari, infatti, l’Azienda regionale per l’edilizia residenziale nel 2024 snobberà Crema. «Abbiamo appreso, nel corso dell’ultimo incontro con il consigliere regionale Matteo Piloni dedicato proprio al tema dei vani che necessitano di essere riqualificati, che Aler l’anno prossimo prevede investimenti per rimettere a nuovo 14 abitazioni a Casalmaggiore e 44 a Cremona. Crema invece resterà al palo. Non verrà ristrutturato nemmeno un alloggio».

Il comitato incontrerà nei prossimi giorni anche l’altro consigliere regionale cremasco, il leghista Riccardo Vitari, proprio per far presente l’estrema necessità di interventi.

Sono circa 550 le case di proprietà dell’Aler che si trovano in città e nel resto del comprensorio cremasco. Vengono gestite a livello interprovinciale. Il Comune ne ha 358. Della loro gestione si occupa la stessa Azienda lombarda per l’edilizia residenziale. Da anni i componenti del comitato, di cui è portavoce Mario Lottaroli, denunciano le mancate manutenzioni, i lavori in costante ritardo o a volte realizzati in maniera approssimativa. Alcuni risultati li hanno ottenuti, ad esempio evitare che per la dichiarazione sulla quale si basano i canoni d’affitto gli inquilini si debbano recare a Cremona, come si era prospettato un paio d’anni fa. Un ufficio viene aperto periodicamente in Comune.

infiltrazioni

Infiltrazioni dal tetto di un alloggio Aler invia Rossi Martini

«Ci sono problemi che si trascinano da anni, mai risolti – proseguono dal comitato –: primo fra tutti quello legato alla manutenzione degli appartamenti. Gli interventi vengono procrastinati. Inoltre è difficile ottenere risposte dall’Aler. Non neghiamo che ci siano casi di morosità colpevole, ovvero gente che non paga l’affitto pur potendo, ma anche sottolineato che la stragrande maggioranza degli inquilini rispetta i contratti e contribuisce al resto delle spese condominiali. E non è più come un tempo, quando gli affitti erano di poche decine di euro al mese. Ormai molti versano sino a 400 euro ogni 30 giorni: ci sembra evidente che abbiano diritto ad avere un servizio adeguato».

I componenti del comitato hanno già fatto presente questo stato di cose a Piloni e ribadiranno le loro richieste anche all’attenzione del collega Vitari. «Sono anni che ci battiamo per ottenere quello che è giusto per centinaia di inquilini – aggiungono dal comitato –: non si pretende la luna ma una corretta gestione che garantisca interventi puntuali quando c’è da sistemare un appartamento dove vivono anziani o famiglie che non possono stare con infiltrazioni d’acqua, macchie di umidità, caldaie rotte e tutta una serie di disagi che purtroppo sono all’ordine del giorno in troppi alloggi. Con il Superbonus 110% c’era l’occasione per rimettere in sesto diversi edifici di case popolari della città. Invece si è persa anche questa opportunità».

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