L'ANALISI
05 Dicembre 2023 - 05:10
La palazzina che diventerà la casa degli archeologi
CALVATONE - L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Valeria Patelli sta puntando in modo deciso sulla valorizzazione dello straordinario patrimonio storico e culturale di cui Calvatone è dotato, il vicus romano di Bedriacum. L’ultimo atto di questa azione è la presentazione di un progetto, denominato ‘Tra Oglio e Postumia: valori, cultura, identità’, che prevede un intervento sull’ala del palazzo comunale già ristrutturata, al pian terreno, in seguito alla creazione del Visitors Centre Calvatone-Bedriacum ‘Maria Teresa Grassi’. Al primo e al secondo piano dell’edificio, grazie a questo progetto, si vuole realizzare un laboratorio-studio, le cui funzioni sono pensate in relazione a quelle del Visitors Centre che si occupa di raccontare al grande pubblico i risultati scientifici dello scavo.
Il nuovo spazio sarà «la sede ideale dove ospitare, a Calvatone, i membri dell’équipe di ricerca dell’Università degli Studi di Milano, che da anni si occupano della gestione e della realizzazione delle campagne di scavo, dello studio dei resti e dei reperti recuperati nelle indagini e della valorizzazione del sito attraverso la divulgazione al grande pubblico dei risultati scientifici ottenuti».
Il Comune di Calvatone, capofila, ha avviato una collaborazione con il Comune di Piadena Drizzona per poter chiedere i contributi necessari, con una progettualità che vuole migliorare l’attrattività dei territori facendo leva sugli elementi culturali, storici e identitari che definiscono la comunità. La ricchezza archeologica del territorio è tale, come documenta anche il Museo Platina di Piadena, da meritare un’azione di valorizzazione. A Piadena si punta a migliorare l’accessibilità agli spazi museali con una riqualificazione della viabilità di via Libertà.
L’intervento di Calvatone invece prevede, al piano primo, il recupero degli attuali spazi abitativi per ricavarne zone da adibire alla residenza, anche ad uso foresteria per gruppi di visitatori o scambi con l’estero, e zone laboratorio e studio, riservate esclusivamente ai ricercatori delle università convenzionate. Per una migliore fruizione degli ambienti è prevista la modifica della distribuzione interna con la creazione di una zona studio all'ingresso, una zona ristoro, un disimpegno, un bagno e una camera da letto. Un’ulteriore zona studio e notte sarà ricavata al piano secondo con il recupero di una porzione di sottotetto. La soffitta sarà resa abitabile e accessibile mediante l’installazione di una scala a chiocciola in legno. Sempre al piano superiore, una parte attualmente non utilizzata di soffitta sarà adibita al deposito dei reperti oggetto di analisi e al posizionamento delle attrezzature necessarie. Vista la situazione precaria della copertura, si è deciso di intervenire tramite il restauro del tetto attraverso il riutilizzo di quanto recuperabile. Costo totale: 331.545,04 euro.
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