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IL PUNTO

Cremona nel futuro se decide di osare

Il progetto del nuovo ospedale e un'edizione da record delle Fiere Zootecniche: la città, ‘sonnacchiosa’ secondo molti benpensanti, ha dimostrato non solo di saper accettare le scommesse, ma di possedere le qualità necessarie per vincerle

Paolo Gualandris

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pgualandris@laprovinciacr.it

03 Dicembre 2023 - 05:30

Cremona vince se accetta le sfide

«Nulla è impossibile per colui che osa»: è una frase attribuita ad Alessandro Magno il Conquistatore, uomo che ha sempre saputo affrontare le sfide della vita, abile stratega e uno dei più Grandi conquistatori della Storia. Il principio si può applicare anche a un ecosistema complesso come quello rappresentato da una città e dal suo territorio. Cremona, ‘sonnacchiosa’ secondo molti benpensanti, in questi ultimi tre giorni ha dimostrato non solo di saper accettare le scommesse, ma di possedere le qualità necessarie per vincerle.

«Ci è stata lanciata una sfida e l’abbiamo raccolta», ha spiegato l’architetto Mario Cucinella presentando il progetto vincitore del concorso per il nuovo ospedale del capoluogo. Il primo in Italia concepito nell’era post Covid, «esempio di funzionalità e sostenibilità», ha riassunto il governatore lombardo, Attilio Fontana, presente al Museo del Violino per assistere alla proclamazione del vincitore.

Contemporaneamente, a CremonaFiere andava in scena la prima giornata delle Fiere Zootecniche Internazionali, appuntamento di livello mondiale del settore, il cui leitmotiv è stato proprio il concetto di sostenibilità, unito alla ricerca delle soluzioni per una produzione che tenda all’impatto zero. Nel momento in cui alla Cop 28, summit mondiale per l’ambiente a Dubai, i diversi governi si stavano dividendo sulle politiche per la salvaguardia dell’ecosistema mondiale, il settore primario si è ritrovato a Cremona non solo per valorizzare uno dei comparti strategici per l’economia provinciale, regionale e nazionale, ma anche per condividere buone pratiche che portano nella direzione giusta e per individuarne di sempre nuove e migliori.

Innovazione e sostenibilità ambientale sono state in entrambi i casi le parole d’ordine. Sfide parallele, all’insegna di tecnologia, modernità, professionalità e sapienza, condite dalla passione. E del resto, solo così si può vincere. Il gruppo di progettazione del nuovo ospedale ha proposto l’idea di un nuovo modello basato su una visione olistica dei concetti di cura e benessere della persona, integrata ai sistemi territoriali circostanti e alla rete sanitaria assistenziale.

La struttura, concepita a misura di singolo paziente, non ospiterà solo servizi di diagnosi e cura, ma anche spazi di interazione sociale, per lo svago, per accrescere il benessere delle persone. Un ecosistema della salute che si pone come punto di riferimento nella ricerca e nella promozione di uno stile di vita salutare. A completare il quadro, dal punto di vista dei contenuti dell’offerta sanitaria, è in dirittura di arrivo l’atteso riconoscimento di Dea (Dipartimento di emergenza urgenza e accettazione) di secondo livello. Lo ha confermato al nostro giornale il presidente lombardo Fontana: è questione di giorni, forse di ore. Tutto ciò significa che nel nuovo ospedale ‘atterreranno’ una serie di servizi aggiuntivi, alcuni oggetto di ridimensionamento in questi anni, rafforzando la posizione di Cremona nel sistema sanitario regionale. E lascia intendere, soprattutto, che la nuova struttura sarà punto di attrazione per nuove professionalità. Mica poco, in una fase in cui stiamo assistendo a tutti i livelli a una fuga di personale medico e infermieristico dalle strutture sanitarie.

Massimizzazione di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica sono le linee guida. E qui arriva il parallelismo con quanto visto e sentito a CremonaFiere negli ultimi tre giorni, in oltre sessanta eventi tecnico scientifici incentrati sui temi che vanno dal benessere animale alla zootecnia di precisione, dalla genetica alla sostenibilità, dalle energie rinnovabili alla gestione delle acque. ‘Obiettivo impatto zero.

Il percorso virtuoso della zootecnia verso l’ambiente’ è il significativo titolo dato al convegno organizzato ieri mattina dalla Libera Associazione Agricoltori Cremonesi; ‘Sostenibilità del settore zootecnico: il futuro è oggi’ quello del talk pensato e allestito dal nostro giornale in collaborazione con il Gruppo Ferraroni, che ha presentato il proprio Bilancio di sostenibilità. Due tra i tanti momenti di confronto che testimoniano la capacità di resilienza del comparto agro-zootecnico, di saper resistere e riorganizzare positivamente la propria vita e le proprie abitudini in vista delle nuove sfide. E non da oggi, ormai è uno stile, un’azione quotidiana. La zootecnia moderna, ha ricordato il giornalista e divulgatore scientifico Donatello Sandroni, è alle prese con troppe narrazioni negative, alle quali contrapporre fatti positivi. Come quella che per la produzione di un chilo di carne bovina servono 15mila litri di acqua. Ma l’evaporazione dal suolo, la traspirazione stomatica delle foglie e la percolazione restituiscono al suo ciclo l’acqua, che dunque non si consuma, bensì si trasforma. E ancora, relativamente alle emissioni di gas serra: un aspetto che viene spesso trascurato è quello legato al loro riassorbimento da parte delle colture. Secondo stime Epa, in America il comparto primario nazionale concorre alle emissioni complessive per l’11%, ma riassorbe il 13%. Sempre negli Stati Uniti, dal 1940 al 2007, si è ottenuto il raddoppio delle produzioni di latte, dimezzando le mandrie e riducendo del 41% le emissioni-serra del comparto (-63% per litro di latte).

Cremona continua a dimostrare di essere una delle capitali italiane della zootecnia e un luogo di riflessione e di programmazione del futuro. Un ruolo che le è stato riconosciuto anche dal governo nazionale, tanto che si sono dati appuntamento per l’inaugurazione a CremonaFiere ben due ministri, Francesco Lollobrigida, titolare del dicastero di Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, e Daniela Santanchè, guida di quello del Turismo. Ieri è stata la volta di Galeazzo Bignami, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Non sono mancati Alessandro Beduschi, assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, e il suo collega allo Sviluppo economico Guido Guidesi. Presenti in modo collaborativo e concreto anche associazioni e istituzioni locali, con in prima fila il sindaco Gianluca Galimberti.

Un ruolo, quello delle Fiere Zootecniche, confermato dagli operatori: 160 le aziende presenti, in rappresentanza di oltre 250 marchi provenienti da 8 diversi Paesi, 800 i capi iscritti da 150 allevamenti italiani e di altri sei Paesi europei; 12 le delegazioni straniere con 800 operatori in arrivo da mezzo mondo. E poi c’è stata Cremona, la gente di Cremona. Migliaia i visitatori, con un incremento percentuale degli ingressi a due cifre sullo scorso anno. Cremona è la sua agrozootecnia e l’agrozootecnia è Cremona. Una storia che si rinnova.

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Commenti all'articolo

  • presario

    04 Dicembre 2023 - 09:56

    Mi accontento di vedere ridotte le lista d'attesa a tempi ragionevoli e trasparenza in quelle per gli interventi..... E un parcheggio veramente libero e comodo ....

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